MessinaSud riceve e pubblica – Non si può continuare a tirare a campare sull’ATM è necessario un piano industriale in grado di risanare l’azienda e prepararla alla trasformazione in S.p.a. Il Sindaco deve riferire quali progetti ha intenzione di mettere in campo per l’azienda trasporti. Lo chiediamo a lui che è anche il commissario per l’emergenza viabilità. La nomina di La Corte a Commissario dell’ATM non lo esime da una responsabilità diretta in quanto come sollevato dai consiglieri comunali del PD anche la stessa nomina di un Commissario Straordinario di un’azienda speciale sarebbe molto discutibile in quanto non ammessa dalla legge. Andare avanti con anticipazioni di risorse per pagare gli stipendi, serve solo a spostare il problema al futuro. L’ATM è un’azienda che ogni giorno produce debiti e questo non lo possono accettare in primo luogo i dipendenti che devono pensare al futuro dell’azienda che coincide con il loro futuro lavorativo. Per risanare e rilanciare l’azienda e preparare il terreno per la trasformazione in S.p.a. è necessario riqualificare il personale, aumentare la produzione e cominciare a predisporre servizi anche per conto terzi, rendere efficiente l’officina al fine di poter riparare anche mezzi di altre aziende, istituire il centro revisioni per automezzi avendo tutte le caratteristiche logistiche per poterlo fare. Di queste scelte che guardano al futuro non abbiamo visto traccia. In molte città metropolitane le aziende trasporti sono delle realtà economiche importanti, competitive sul mercato e producono utili ed opportunità di lavoro. Bisogna valorizzare il parco vetture e sfruttare le opportunità previste dall’ Unione Europea. Non possiamo nascondere che questo passa anche da una presa di coscienza dei lavoratori e della dirigenza. Avere più vetture a disposizione comporterebbe da subito la necessità di tirare fuori dagli uffici molti lavoratori. Il Sindaco utilizzi i poteri commissariali per ottenere risorse che servano a potenziare risorse umane e tecnologiche per scongiurare che si arrivi alla trasformazione nei termini perentori previsti dalla legge (2015) e questa si sostanzi in una svendita dell’azienda che certo non garantirà i lavoratori e neanche gli utenti. La metroferrovia, la metropolitana del mare, il collegamento tra la stazione marittima e l’aeroporto dello stretto sono opportunità che richiedono una politica integrata del trasporto pubblico. L’economia e la qualità della vita dei cittadini dipende principalmente dal buon funzionamento del sistema di mobilità. Bisogna passare dalla politica delle emergenze alla politica della pianificazione e delle scelte senza rinviarle.
Giuseppe Grioli Segretario Cittadino PD