Di seguito la nota diffusa dal “Servizio Ambiente del Comune di Lamezia Terme”: <<Su alcuni organi di stampa è stata riportata la notizia di aggiornamento del report Arpacal 2020 riportando come titolo dell’articolo “Lamezia Terme al 33,21% al di sotto della media regionale”. Il titolo non facendo riferimento ma specificando solo nel testo dell’articolo che il dato è riferito all’anno 2019, ha portato diversi utenti a segnalarci un errata percentuale rispetto a quella che si era comunicata nei diversi incontri pubblici e nei diversi comunicati stampa.
Specifichiamo che l’Arpacal comunica i dati della raccolta differenziata con un anno di ritardo rispetto alla raccolta. Il report, pubblicato nel mese di dicembre 2020, va riferimento all’anno 2019. Anno in cui la raccolta differenziata non era attiva su tutto il territorio di Lamezia Terme. Questo ritardo, giustificato da una mancata digitalizzazione della procedura comporta non solo disagi, come questo, di carattere comunicativo, ma anche, se non peggio, che lo stesso dato, essendo certificato, viene utilizzato da tutti gli enti per le opportune determinazioni. Ad esempio, correttamente, l’ATO di Catanzaro ha determinato gli oneri di conferimento in discarica nel bilancio preventivo del 2021 utilizzando il dato dell’Agenzia Regionale che però si riferisce ad un dato oramai obsoleto e vecchio di due anni (2019). Infatti, riferendoci al dato del 2020, il Comune di Lamezia Terme ha raggiunto la percentuale del 53,08% su base annua con punte in alcuni mesi del 68,64%, ben oltre il 33,21% di raccolta differenziata certificato nell’anno 2019 e che costringe, se pur poi riallineato con il consuntivo di fine anno, a sostenere per il Comune un costo maggiore di conferimento in discarica per l’anno 2021 superiore a quello che in realtà si dovrebbe avere.>>