Lo sviluppo economico della città di Messina passa per il sostegno al lavoro e alle imprese. Il programma dell’amministrazione Accorinti, nelle ristrettezze di bilancio determinate dallo stato comatoso dei conti comunali lasciato in eredità dalla(e) precedente(i) amministrazione(i), senza disegnare “libri dei sogni”, prevede importanti interventi, rivolti alla crescita della domanda interna, unico fattore in grado di rilanciare le attività commerciali.
Il volume di affari della distribuzione può crescere solamente se la domanda complessiva (locale ed esterna) aumenta di dimensione. È dunque evidente che la risposta alla crisi non può fondarsi sull’aumento delle tasse, che implicano una riduzione della domanda esercitata dalle famiglie. Nel disegno di una città “possibile”, gli interventi programmatici previsti per l’economia mirano a rafforzare tanto la prima che la seconda componente.
Per la componente locale della domanda, l’amministrazione Accorinti si propone di attuare un immediato piano di risparmio della spesa comunale, puntando su importanti voci di efficientizzazione. Queste riguardano, in particolare:
1) Il taglio dei costi della politica (azzeramento o riduzione molto importante dei compensi per il Sindaco e degli Assessori)
2) La rimodulazione delle indennità aggiuntive per la dirigenza, da sottoporre a criteri pubblici di valutazione
3) La lotta agli sprechi (ad esempio, il risparmio sui 130.000 Euro l’anno dovuti alla manutenzione dei tornelli-barriera, il taglio delle consulenze, una accorta gestione degli approvvigionamenti)
4) Immediate iniziative di efficientamento energetico, che possono implicare risparmi superiori al 20% nel costo delle utenze elettriche.
Realizzando anche un sostenibile piano di recupero (con ampia rateizzazione) dei crediti vantati dal Comune (il tasso di riscossione è attualmente compreso, secondo le informazioni rese dal Commissario ai candidati Sindaco nel corso dell’ultimo incontro, tra lo 0,24 e lo 0,6%!!!), l’Amministrazione costituirà un fondo di sostegno al lavoro, con il fine anche di regolarizzare e stabilizzare l’occupazione precaria. Il supporto ai redditi da lavoro delle famiglie costituisce il più importante elemento di sostegno alla domanda e – per conseguenza – all’attività commerciale degli esercizi cittadini.
Per ciò che riguarda la domanda “esterna”, l’Amministrazione ha in programma la realizzazione di almeno due interventi strategici: il primo mira a sfruttare l’importante presenza dei croceristi realizzando nello spazio fieristico una “cittadella del Made in Sicily” che costituisca lo spazio di accoglienza per i turisti; in questo spazio verranno ospitati prodotti di qualità dell’artigianato e delle arti di Messina, realizzando anche spazi di “duty free”. La “cittadella del Made in Sicily” sarà dotata delle più avanzate tecnologie al fine di favorire anche le attività di e-commerce ed il raggiungimento di mercati non locali (nazionali o esteri). Con le categorie si studieranno le migliori modalità di gestione degli spazi commerciali. Contatti realizzati con i dirigenti dell’Autorità Portuale hanno evidenziato interesse e disponibilità per la realizzazione di questo progetto. Il secondo intervento strategico consiste nella costituzione dello sportello “crescimpresa”. Oltre a ridurre i tempi per l’apertura delle attività (efficientizzando l’operatività dello “sportello unico”), congiuntamente a Camera di Commercio, Azienda Speciale, Università, CNR, Enti della formazione, lo sportello svolgerà un ruolo di informazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo e rapidi interventi per la formazione a favore delle imprese al fine di accrescere la produttività e la competitività della produzione messinese, oltre a realizzare servizi reali (quali, ad esempio, il supporto alla partecipazione a mostre e fiere, la realizzazione di materiale promozionale, depliants, siti internet in lingua straniera per favorire l’esportazione del prodotto locale).
Infine, i piani per lo sviluppo della green economy, dell’edilizia, della cantieristica, finanziati con appositi fondi regionali, nazionali o europei favorirà il rilancio dell’economia locale e l’incremento della domanda.