Antonio Bertuccelli, segretario provinciale Pdci, scrive al Commissario del Comune di Messina Dott. Luigi Croce. Ecco di seguito il testo della lettera: <<Illustrissimo Dott. Luigi Croce, questo Partito si permette sottoporre alla Sua attenzione un tema che ritiene fondamentale ai fini della trasparenza e della legalità nella pubblica amministrazione. Si tratta dell’obbligo di pubblicazione delle situazioni patrimoniali e dei redditi da parte dei consiglieri comunali. Non è infatti possibile verificare se l’imposizione di cui sopra sia rispettata dei rappresentanti del civico consenso e/o dall’Amministrazione Comunale.

La legge 441 del 5 luglio 1982, tutt’ora vigente, regola e stabilisce che i consiglieri di comuni capoluogo di provincia ovvero con popolazione superiore ai 50.000 abitanti devono consentire alla cittadinanza di visionare annualmente il loro reddito e il loro patrimonio. Stesso trattamento vale per i “nominati” in “enti, aziende ed istituzioni operanti nell’ambito del Comune o da esso dipendenti e controllati“, ma anche per coniugi e figli dei consiglieri, “se gli stessi vi consentono“senza incorrere nelle sanzioni previste dalla legge sulla privacy in quanto “Non vi è alcuna incompatibilità tra le nuove disposizioni in materia di dati personali e le norme in materia di trasparenza nella pubblica amministrazione, in particolare con la legge 441 del 1982 che obbliga i parlamentari, i componenti del Governo, i consiglieri regionali, provinciali e dei maggiori comuni, i manager pubblici e i magistrati a rendere pubbliche periodicamente, attraverso gli appositi bollettini, le loro situazioni patrimoniali (Bollettino del n. 3/gennaio 1998, pag. 60)”. “Appositi bollettini” di cui non riusciamo a trovare traccia né sul sito di questo Comune né all’Albo Pretorio.

Il Partito dei Comunisti Italiani, nel momento in cui la città di Messina versa in condizioni socio-economiche di forte disaggio, con famiglie che non riescono ad arrivare alla così detta “terza settimana”, con lavoratori che non percepiscono stipendio da mesi, con la concreta possibilità di dissesto finanziario della Casa Comunale, ritiene doveroso far conoscere ai cittadini quanto guadagnano i “rappresentanti del civico consenso”. In attesa di Suo riscontro.>>

 

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