Di seguito la nota diffusa dal PdCI di Reggio Calabria: <<E’ di queste ore la notizia dell’autosospensione dell’Assessore Provinciale Gaetano Rao. In buona sostanza, pur avendo restituito le deleghe che gli erano state assegnate, rimarrebbe, per quel che si capisce dalle notizie diffuse dalla stampa, pur tuttavia componente della Giunta provinciale.
Il chè a nostro parere non è una scelta condivisibile. Sia ben chiaro; non si tratta di un giudizio che si riflette sull’essere o non essere garantista. Tutt’altro, riteniamo che per principio costituzionale si è innocenti fino alla emissione di una sentenza di condanna.
Pur tuttavia, ci sembra che soprattutto in questa epoca in cui la crisi dei valori e degli ideali, imponga chi rappresenta le Istituzioni dei comportamenti chiari ed inequivocabili. In questo senso, pensiamo che la scelta di rimettere le deleghe senza una più ampia e più netta scelta di campo (quella appunto di uscire dal Governo dell’Amministrazione Provinciale) non possa essere sufficiente a declinare il principio di legalità.
Perché si possa creare uno spartiacque tra le Istituzioni e l’illegalità; occorre fare di più ed in questo senso ci saremmo aspettati dal Presidente Raffa, dall’intera Giunta e dallo stesso Assessore una scelta più marcatamente aderente al principio di legalità.
D’altronde, in una terra in cui la delinquenza organizzata vuole allungare i tentacoli del malaffare anche nelle Istituzioni è bene che, quando accadono situazioni come quella che oggi ha coinvolto l’assessore Rao, vi sia da parte di chi rappresenta le Istituzioni, una risposta netta ed inequivocabile: il rigore morale prima di tutto. Ufficio Stampa Partito dei Comunisti Italiani>>