01 BADIAZZA DSC06048Domani sabato 6 aprile 2013 la conclusione del convegno – Monastero di Santa Maria della Valle. Si è conclusa nella serata di oggi nella splendita location della chiesa di S. Maria della Valle “Badiazza” la prima giornata del convegno dedicato alla rinascita spirituale, etica ed estetica della città di Messina “Il luogo ritrovato: la Badiazza”. I lavori sono stati introdotti dal giornalista Domenico Interdonato che ha moderato l’incontro; il pubblico e i conferenzieri sono stati accolti dalli soavi note musicali prodotte da Sabrina e Simona Palazzolo le gemelle dell’Arpa. Ad accompagnare i lavori introduttivi l’esperto giornalista Kriss Lo Presti dell’Ucsi Unione Cattolica Stampa Italiana e il dottor Matteo Allone ispiratore e coordinatore dell’evento, che ha dato il benvenuto a tutti, ringraziato le autorità presenti assieme agli enti, le associazioni e le aziende cittadine, che con un grande slancio di solidarietà hanno permesso di realizzare il convegno.

Il filo conduttore dell’incontro è stato quello di unire saperi, che mettano in relazione dinamica e creativa, i temi dell’unicità e della complessità, della località e della globalità per ritrovare la memoria di un passato glorioso e le radici di una rinascita spirituale, etica ed estetica della nostra città.

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La prima parte dell’incontro è stata dedicata ai saluti dei tanti intervenuti, a cominciare dal direttore del Dipartimento di Neuroscenze dell’Università di Messina, prof. Giuseppe Vita, il presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti e il vice prefetto dott. Filippo Romano. Dopo il momento dedicato ai saluti gli intervenuti hanno potuto godersi la sfilata dei figuranti in abiti d’epoca della Compagnia Rinascimentale della Stella, che hanno sostato nell’abside della chiesa per tutta la prima parte del convegno.

Interessanti i contributi prodotti dai conferenzieri ad iniziare dall’architetto Nino Principato, che ha coinvolto tutti i presenti con il suo pregevole intervento dedicato alla “Teologia che si fa pietra”. L’architetto Marisa Mercurio ha parlato del “Recupero come uso consapevole e compatibile: il caso Badiazza”. La gionalista Eleonora Iannelli ha parlato della “Messina ritrovata”. L’ingegnere Anna Sidoti si è soffermata sulla “Strada della rinascita”. L’ingegnere Antonio Rizzo ha trattato il tema “La Rinascita attraverso la Protezione civile”.

Nel pomeriggio l’argomento del dialogo è stato incentrato sulla “Rinascita Spirituale e il dialogo interreligioso: la bellezza che unisce”. I lavori sono stati aperti da suor Tarcisia Carnieletto direttore dell’Ufficio ecumenico e responsabile per il dialogo interreligioso, che nel suo intervento ha voluto evidenziare l’apertura al dialogo e alla bellezza che unisce nell’arte e nella natura. Interessante l’intervento del responsabile islamico di Messina Mohamed Refaat, inprontato verso l’apertura al dialogo, originale il suo contributo, con la lettura in lingua araba di alcuni versetti del Corano fatta dal dott. Jousuf Abusanra medico di origini palestinesi. Sono seguiti gli interventi di Roberto Zuccotti responsabilee dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e in conclusione il contributo del giornalista Crisostomo Lo Presti presidente Unione Cattolica Stampa Italiana di Messina.

In un mondo globalizzato e virtuale, che ha smarrito il contatto con le sue radici e quindi perso identità e valori, l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e l’identità di appartenenza alla propria realtà locale e contestualmente lo spirito di cittadinanza europea mediante la riscoperta di un bene storico-artistico del patrimonio collettivo “La Badiazza”: opera mediterranea ed europea, è la principale mission del progetto il “luogo ritrovato”.

Il Monastero di Santa Maria della Valle ( XI secolo) che insiste in una zona di criticità dal punto di vista ambientale, sociale e culturale (Quartiere Ritiro – San Leone), può rinascere con il coinvolgimento consapevole e responsabile di tutta la comunità, soprattutto quella che vi risiede, primo e vero baluardo del bene e delle aree circostanti, La vulnerabilità dell’area, un tempo culla della spiritualità, della storia e dell’economia della città di Messina e contestualmente il suo essere paradigmatica espressione della crisi e del degrado di un’intera città, ne possono fare il luogo simbolo della rinascità, di un’identità smarrita, ed il luogo di attrazione di un turismo culturale, religioso ecosostenibile, anche grazie alla particolare collocazione in una vallata che collega la città ai suoi monti peloritani.

Tutti gli interventi sono stati intermezzati da brevi contributi musicali animati dalla chitarra classica del giovane musicista messinese Alessandro Ariosto, dal duo Sabrina e Simona Palazzolo alle arpe e dalla Band AEDO appartenete all’Associazione Music Man.

Il convegno è stato ideato e organizzato dal Centro diurno Camelot e dall’associazione “Il Centauro” Onlus di Messina ed ha ottenuto prestigiosi patrocini e il concorso di diverse associazioni e importanti aziende cittadine.

 

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