Con riferimento alle recenti notizie di stampa relative alla nomina del Sindaco di Barcellona quale Presidente della SRR, si stigmatizza il comportamento tenuto dall’Amministrazione comunale in occasione della costituzione della nuova SRR di Messina.
Infatti l’art. 7 dello Statuto della SRR attribuisce il capitale sociale ai Comuni sulla base della popolazione residente, quale risulta dai dati dell’ultimo censimento generale della popolazione.
Gli articoli attinenti la partecipazione e la votazione nell’assemblea della SRR è altresì regolata secondo la quota di partecipazione azionaria di ogni Comune.
L’art. 18 dello Statuto tipo della SRR non determina il numero dei componenti il CdA che può essere compreso tra 3 e 5.
Appare quindi evidente che presumibilmente si possa essere verificata una votazione in violazione delle norme statutarie, ed il Comune di Messina, come sembra evidenziarsi dalla stampa, ha esercitato il proprio diritto con un solo voto e non con quello conseguente alla propria partecipazione azionaria.
Fra l’altro la scelta di un CdA a 5 componenti ha danneggiato la rappresentanza del Comune di Messina, vista la partecipazione oltremodo minoritaria nel CdA a 5 componenti.
Fra l’altro il Sig. Sindaco ovvero l’Assessore delegato ha denegato al ruolo di Comune capofila non si capisce se per incapacità politica-gestionale, ovvero per sudditanza nei confronti del Sindaco di Barcellona, forse più preparata tecnicamente rispetto ai rappresentanti della Giunta Accorinti.
E’ pertanto, opportuno, che il 7 ottobre p.v. il rappresentante del Comune di Messina faccia valere le proprie ragioni nel rispetto dello Statuto della SRR e non si provveda alla formalizzazione del CdA.