‘La bussola ritrovata’, questo il titolo dell’iniziativa che la scuola guidata  dalla dirigente Mirella Pacifico ha indirizzato agli alunni. L’azione formativa è realizzata in sinergia con il Cosp di Cosenza.

 “La definizione di un percorso di orientamento che non sia solo informativo, ma di scoperta delle potenzialità e attitudini  e che coinvolga gli  alunni sin dai primi anni di studio è una priorità della scuola, già inserita a inizio d’anno nell’Atto di indirizzo. L’orientamento, di solito, è vissuto nelle scuole solo a scopo  informativo, con alunni e studenti delle classi terminali del primo e secondo ciclo di studi. Al contrario, esso può avere un’alta valenza formativa se viene delineato come un percorso il cui punto di approdo è la consapevolezza delle proprie capacità per proiettarsi con sicurezza verso le scelte di vita future”. È quanto ha affermato la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Mandatoriccio, Mirella Pacifico, nel sottolineare un’interessante azione avviata nella scuola che dirige. Si tratta del percorso formativo “La Bussola ritrovata: orientarsi oggi”.

L’interessante progetto, che vede coinvolte le classi quarte e quinte della  scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Ic Mandatoriccio (distribuito in cinque comuni, vale a dire, Calopezzati, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola e Scala Coeli), è  realizzato in sinergia con il Cosp, Centro di orientamento scolastico e professionale di   Cosenza. Le singole attività, in base all’apposito cronoprogramma, sono curate dalle responsabili del Cosp, dott.ssa Katia Filice, referente Cosp ambito letterario e teatrale e dott.ssa Desirè Emmanuela Chirico, referente Cosp ambito scientifico e musicale, con il supporto del team “Orientamento” della stessa scuola. 

Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere i ragazzi nella scelta del loro futuro e in quella di un percorso di studio coerente con le proprie attitudini e aspettative. Attraverso processi ludico -educativi si cerca di entrare in empatia con loro, mettendoli in condizione di comunicare e trasmettere i propri dubbi e disagi, così poter migliorare la conoscenza di sé stessi e il rapporto con gli altri. Come esperienza finale è prevista una performance teatrale nella quale confluisca il collegamento tra il mondo del teatro, la conoscenza di sé  e  le abilità e competenze acquisite con lo studio.

La dirigente Pacifico ha espresso soddisfazione per il buon andamento dell’attività avviata, per la modalità portata avanti dalle  esperte,  per la partecipazione attiva degli alunni che, seppur da remoto a causa dell’emergenza sanitaria in atto, seguono con interesse le attività.  “Un lavoro – ha aggiunto la dottoressa Pacifico – che sicuramente svilupperà  negli studenti desiderio di conoscere, spirito critico e cultura della legalità, consentendo così di  sfuggire  da percorsi che portano al fenomeno della dispersione scolastica, il cui tasso è, purtroppo, ancora alto in Italia e nel nostro territorio”.   

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