“Il leader dei Verdi-Sinistra Angelo Bonelli ha espresso nei giorni scorsi la necessità di avere la massima trasparenza nell’iter realizzativo del Ponte sullo Stretto: condividiamo pienamente questa posizione, che è un faro per tutti gli attori politici e dirigenziali”.
Lo richiara il Comitato Ponte Subito in una nota. “Proprio per questo motivo, Bonelli dovrebbe essere ben lieto se la Società Stretto di Messina ha chiesto 120 giorni di tempo per rispondere ai rilievi della commissione del Ministero dell’Ambiente: anziché seguire la via giudiziaria degli esposti, il leader ambientalista dovrebbe apprezzare la meticolosità e il grande scrupolo con cui la concessionaria sta affrontando tutti gli step preliminari all’apertura dei cantieri”.
“Trasparenza e legalità – prosegue il Comitato che da oltre 15 anni si batte a favore del Ponte – sono un punto di riferimento imprescindibile per la realizzazione della grande opera dello Stretto, che ha l’ambizione di sfidare il predominio di mafia e ‘ndrangheta innescando circuiti di sviluppo sano e virtuoso in una terra per troppo tempo abbandonata dallo Stato nelle grinfie della criminalità.
Proprio in tal senso, il più grande investimento della storia d’Italia nel Sud va letto come un segnale di interesse, attenzione e vicinanza senza precedenti negli oltre 160 anni di unità nazionale. E proprio per questo il Governo e la società stanno seguendo la strada della maggiore cautela possibile, sia per quanto riguarda l’aggiornamento del progetto definitivo che per l’attivazione dell’iter di espropri e progettazione esecutiva con l’apertura dei cantieri sempre più vicina”.