Gli emigrati con un manifesto si dicono contrari alla manomissione della fonte monumentale Minaldo.
Una “Lettera Aperta” al prof. Luigi Mastronardi, al Sindaco di Agnone, al Vescovo Scotti e ai Villacanalesi.
Come si ricorderà, nel tardo pomeriggio di venerdì 19 agosto 2016, a Villacanale di Agnone, don Alessandro di Sabato ha benedetto la statua della cosiddetta “Madonna di Fonte Minaldo” dono alla comunità da parte di un nativo della maggiore frazione agnonese, il prof. Luigi Mastronardi, da decenni residente a Roma e padre della nota attrice Alessandra Mastronardi. Ed è stata proprio costei l’ammirata “madrina” dell’evento che ha visto pure la presenza della vice-sindaco Linda Marcovecchio e una buona partecipazione popolare (sia per devozione che per semplice curiosità). Venne notata però l’assenza del Vescovo di Trivento Scotti e addirittura pure del parroco di Villacanale, don Francesco Martino la cui presenza veniva data per certa.
Nell’immediato, su “facebook” sono scoppiate accese polemiche su questa “manomissione” della secolare “Fonte Minaldo” con una grande nicchia mariana e con altri lavori inopportuni sulla vasca dell’acqua. Come in qualsiasi altra realizzazione sociale, favorevoli e contrari si sono dati battaglia sui “social media”. Adesso, con un manifesto murale intervengono pure alcuni emigrati villacanalesi che pare abbiano costituito una specie di “comitato” in difesa della Fonte Minaldo. Il pacato testo evidenziato in tale manifesto è una “Lettera aperta al prof. Luigi Mastronardi” (al Sindaco di Agnone, al Vescovo di Trivento e ai Villacanalesi).
Al prof. Mastronardi tali emigrati dicono “chiaro e tondo” che la Fonte appartiene a tutti, anche a loro che sono disseminati per il mondo, e deve restare così come è stata ereditata dagli antichi Villacanalesi che l’hanno costruita. “Se Lei vuole abbellire ed arricchire la zona della Fonte – aggiungono – può far costruire una nicchia o un altarino poco distante dalla Fonte stessa, ma deve capirsi che è una cosa diversa e che è opera e devozione di un privato”. La novità più importante e seria che introducono gli emigrati e che finora non era emersa né dai dibattiti né dalle polemiche è questa: “Ciò che noi riteniamo sia stato un Suo “abuso” costituisce un pericoloso precedente e chiunque potrebbe vantare diritto a mettere nel muro o nell’area della Fonte qualsiasi nicchia anche di tipo non religioso”. Per gli emigrati “la Fonte non si tocca!”.
Tale concetto, che pare essere assai centrale nel manifesto, viene ripetuto con altre parole e con insistenza pure nei passi scritti al Sindaco di Agnone e al Vescovo di Trivento. In pratica gli emigrati non sono contrari al fatto che il prof. Luigi Mastronardi voglia e possa edificare un piccolo o grande luogo di culto dedicato alla “Madonna della Fonte Minaldo” purché tale manufatto sia distante o di fronte l’area scenografica della fonte storica e, comunque, chiaramente distinguibile da essa anche strutturalmente. L’ultima parte, dedicata ai concittadini di Villacanale, è un’energica esortazione a vigilare sull’integrità della Fonte Minaldo e a “non farsi prendere per fessi”. Il manifesto porta la data di domenica 04 settembre ma soltanto adesso è stato diffuso. Il prof. Luigi Mastronardi sarà disposto a fare un passo indietro? Lo vedremo in futuro.
Redatto da Università delle Generazioni