MessinaSud.com riceve e pubblica – E’ legittimo chiedersi quale sia il Piano dell’ATO ME 3 sulla cura del verde e dell’igiene cittadina. Guardandosi attorno e girando per la città sembrerebbe che l’amministrazione
comunale e l’ATO 3 abbiano rinunciato a programmare interventi di scerbatura, potatura, cura di aiuole, e pulizia delle spiagge. Tante belle parole sul turismo, la bellezza della nostra terra, ma purtroppo dobbiamo registrare il fallimento delle politiche di igiene cittadina dell’amministrazione Buzzanca. Oggi l’ATO è in liquidazione tuttavia la confusione e la mancanza di programmazione regna sovrana da tempo. In quasi due anni, l’ATO ME 3 non è stata in grado di realizzare alcuna programmazione per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, attraverso la elaborazione di un piano d’ambito che comprendesse nuove tecniche di raccolta (es. porta a porta) e reperimento di risorse finanziarie da investire in nuovi impianti. L’ATO ME 3 SpA non è riuscita neanche a presentare un piano industriale per l’anno 2010, rimanendo oscuro quali siano i servizi di competenza da espletarsi e con quale copertura finanziaria. I procedimenti riguardanti gli impianti di raccolta differenziata consegnati di recente, così come tutti gli altri, sono stati incardinati nel 2005 e, via via condotti a termine dalle varie amministrazioni susseguitesi. Pertanto l’amministrazione Buzzanca ha finito le scorte e non ha lavorato per il futuro. Non risulta,infatti, che nel corso dell’ultimo anno l’ATO ME 3 SpA abbia presentato alcun progetto presso l’Agenzia Regionale per i Rifiuti, competente fino a poco tempo fa, al fine di ottenere finanziamenti da destinare alla raccolta differenziata, visto che gli ultimi presentati risalgono al 2007. Le percentuali di rifiuto differenziato prodotto in città continuano ad essere bassissime, da tempo non esiste alcuna efficace campagna di comunicazione sui servizi di competenza e le discariche abusive proliferano in ogni angolo della città. In più, per il secondo anno consecutivo non vi è traccia di alcuna campagna di potatura degli alberi. Ritorniamo alla nota dolente che caratterizza la gestione Buzzanca. Il presedente dell’ATO passa tutto il tempo a svolgere altro incarico, quello di coordinatore dell’ufficio commissariale del soggetto attuatore, ed altri incarichi secondari che non gli consentono di occuparsi dell’ATO. Ma questo a Messina non può essere uno scandalo visto il Sindaco part time che concentra tante cariche in se senza porsi il problema. Non possiamo accettare che l’esortazione del Sindaco ai privati affinché prendano in carico la cura di porzioni di verde della città sia la soluzione dei problemi. La città è vasta e si estende dalle periferie al centro. Ormai i cittadini hanno perso la speranza di vedere programmata la stagionale scerbatura, potatura, la cura delle poche aiuole, e la cura degli esemplari di alberi che abbiamo in tutto il territorio comunale. Sarebbe molto più semplice dotare Messinambiente delle risorse necessarie per provvedere a tali servizi, e magari affidare nel contratto di servizio ai netturbini la competenza alle piccole scerba ture. Sarebbe importante creare un programma stabile per chiudere l’epoca dell’improvvisazione e delle continue richieste e raccomandazioni provenienti dalle circoscrizioni. Il privato può contribuire alla cura della città ma non può e non deve sostituirsi al pubblico. Ma il pubblico a Messina pensa ai proclami ed al decisionismo di maniera.
Il Segretario Comunale del PD Giuseppe Grioli