Guardavalle Web riceve e pubblica – Continua il tour calabrese della macchina giamaicana dei Marvanza Reggae Sound, che sabato 19 giugno si esibiranno con il loro coinvolgente spettacolo a Simeri Crichi (Cz) alla festa della birra. Un evento ormai attesissimo dai numerosi fan del gruppo monasteracese, reduce dai fasti del primo maggio in piazza San Giovanni a Roma e dai numerosi riconoscimenti ricevuti dopo il grande evento musicale; riconoscimenti arrivati sia dal loro paese d’origine, sia dalla provincia di Reggio Calabria, che hanno riconosciuto al gruppo reggae l’importante ruolo di ambasciatori della nostra terra e di divulgatori di un messaggio positivo per i giovani. Un gruppo che, con la propria musica, ha deciso di non abbandonare la Calabria, dimostrando come, per ottenere successo e per fare cose costruttive, non sia necessario lasciare il Sud ma sia importante contribuire attivamente a tirarlo fuori dal limbo nel quale si è impantanato. Il loro reggae, dunque, è vibrazione nel cuore e nell’anima, vibrazione con la quale vogliono scuotere dal torpore i ragazzi che, spesso, si lasciano trascinare dal vortice distruttivo del degrado sociale. Il gruppo made in Monasterace tornerà dunque a far ballare il pubblico calabrese, mescolando al suo reggae fuori dagli schemi e libero da vincoli di stile messaggi dal grande valore sociale, dimostrandosi bravissimi a veicolare con la loro inconfondibile allegria e simpatia temi seri e importanti. Uno spettacolo dall’impatto sempre fortissimo, risultato del mix di ironia e poesia con le quali i Marvanza urlano il loro appello sociale, con il loro reggae pacifista e rivoluzionario al tempo stesso, che sottolinea l’importanza di far aprire gli occhi di fronte ai problemi quotidiani della nostra terra. Con i loro pezzi, dunque, i Marvanza raccontano la vita vera, dando spazio, con il sorriso, alla loro rabbia nei confronti dei responsabili del male sociale. Il loro grido inonda il silenzio di note colorate e calde, che avvolgono gli animi e dirigono l’attenzione verso tematiche sociali di indubbia importanza: il fil rouge che lega le loro canzoni è la voglia di cambiare il mondo, un mondo in cui le ingiustizie sociali e la repressione sembrano negare il rispetto per la persona in quanto tale. I Marvanza incarnano dunque ormai da qualche anno il ruolo di coloro che vogliono cambiare il mondo, rompendo gli stereotipi che condannano la nostra terra al degrado. E lo fanno rompendo gli schemi in tutto e per tutto: riprendendo le tematiche care al re del reggae Bob Marley, i Marvanza hanno colorato la loro Calabria con i suoni caldi di un nuovo modo di fare reggae, sorprendendo tutti con un sound fresco e sonorità particolari. I soggetti principali del progetto Marvanza sono quattro: Ivan Lentini, frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Marco Lentini, voce e percussioni ma anche jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio Chiera, basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Giamaica mostrando, al contempo, le difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e infine Mafalda Gara, voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature. Insieme ai Marvanza collaborano poi i musicisti Giuseppe Costa alla batteria, Ilario Musco alla chitarra, Salvatore Barresi alle percussioni e Domenico Panetta, tastierista e produttore artistico dei Marvanza Reggae Sound.