La situazione è al collasso e a breve potrebbe precipitare definitivamente. L’appello congiunto dei sindaci di Soverato, Montauro, Montepaone, Gasperina e Stalettì suona duro ma realista nel chiedere aiuto per un intervento che scongiuri il prolungarsi della situazione di stasi nella raccolta dei rifiuti che ha creato non pochi problemi nelle ultime ore. La notizia per molti non è risuonata del tutto inaspettata, la situazione critica della discarica catanzarese di Alli non era un mistero e lo spettro di uno scenario che rimanda a poco edificanti cartoline di memoria napoletana era previsto da molti amministratori, le cui preoccupazioni non si sono rivelate infondate. Discarica al collasso e code interminabili con mezzi in attesa per ore nel tentativo di poter scaricare; ordinanze emesse che non hanno sortito gli effetti sperati e l’unica amara constatazione di una situazione diventata inevitabile per i Comuni interessati. Il rimandare ad altri le responsabilità per gli incolpevoli sindaci non addolcisce una pillola che proprio non si riesce a mandar giù dopo gli sforzi per presentarsi nell’immagine migliore in una stagione turistica minata da panorami che mozzano il fiato ma non nel senso che tutti avrebbero voluto intendere. Si ferma così da 24 ore la raccolta nei Comuni ionici e crescono le proteste dei cittadini per situazioni igieniche che iniziano a destare problemi. Complici le ore di un caldo che si è fatto fin ora attendere, si è costretti a subire gli odori sgradevoli che si propagano a tappeto in tutte le zone e iniziano i primi episodi di incendi ai cassonetti nel tentativo di risolvere momentaneamente il problema. Difficile fare il punto sulla situazione, i primi cittadini si rivolgono al commissario per l’emergenza ambientale Graziano Melandri, nel tentativo di studiare nuovi interventi da realizzare dopo le ordinanze dei giorni scorsi, che avevano dettato le regole per conferire i rifiuti nella vicina discarica di Pianopoli, che però non hanno risolto il problema considerando che il sito lametino era stato indicato come soluzione temporanea per risolvere l’analoga situazione di Locri nelle scorse ore. Code per ore nella discarica del centro ionico per mezzi rimasti bloccati. A Montepaone, Montauro e Gasperina si era concesso il permesso di conferire i rifiuti ad Alli ma i mezzi partiti ieri mattina alle 7 sono ancora in coda, così come quelli di altri Comuni. Ieri ed oggi nel centro del sindaco Franco Froio non si è potuto procedere alla raccolta della spazzatura che inizia a moltiplicarsi e l’inizio dell’ultimo vero weekend dell’estate non lascia allegre prospettive considerando il pienone previsto nelle case estive che riaccoglieranno anche i primi rientrati a lavorare. «Stiamo cercando una soluzione al problema di una situazione al collasso che, non dipendendo da noi, trova altrove gli strumenti per poter essere risolta – commentano i sindaci dei quattro paesi –. Abbiamo avviato un dialogo costante con il commissario che ha dato piena disponibilità per risolvere il problema, ci appelliamo alle autorità competenti affinché non lascino soli gli abitanti dei paesi interessati, indicando agli amministratori le vie da seguire per far rientrare al più presto l’allarme». Intanto a livello nazionale si discute sull’ampliamento della discarica di Pianopoli (al momento punto di riferimento della regione con i suoi 500mila metri cubi per 110 centri). Crescono così i dubbi che rimbalzano sulla stampa nazionale che lancia l’allarme di una Calabria al collasso entro fine gennaio. L’impressione è quella di una coperta troppo corta che sposta da un luogo all’altro, che appare lontano da una reale risoluzione.
Gazzetta del Sud – Sabrina Amoroso