capitaneria

Nel mese di aprile, l’intera regione Calabria è stata interessata dall’operazione complessa denominata “Magna Grecia”, coordinata dal Reparto Operativo – 5° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima – Guardia Costiera di Reggio Calabria, finalizzata alla verifica del rispetto delle varie normative comunitarie ed italiane che riguardano l’intera filiera pesca.

L’operazione si è svolta dal 20 al 30 aprile, coinvolgendo 442 militari, appartenenti alle Capitanerie di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro ed ai rispettivi uffici marittimi dipendenti.

L’operazione è stata preceduta a livello di Compartimento Marittimo da varie riunioni di coordinamento con i servizi veterinari delle ASP competenti, nonché da mirate riunioni con gli operatori e le associazioni di settore finalizzate alla sensibilizzazione sul rispetto della legalità quale bene comune nei confronti della collettività nazionale.

L’attività di controllo, svolta con ausilio di mezzi navali e terrestri, impiegati in operazioni sia diurne che notturne, secondo l’ormai collaudato sistema di pattuglie operanti congiuntamente sia via mare che via terra, si è preliminarmente concentrata sulla parte iniziale della filiera, svolgendo controlli ai punti di sbarco che hanno permesso di ispezionare visivamente sia gli attrezzi da pesca detenuti a bordo ed utilizzati per la cattura delle specie ittiche sia il pescato presente a bordo, di controllare la regolare tenuta della documentazione prevista dalle norme che regolano la pesca professionale, nonché il lavoro marittimo e la sicurezza della navigazione con conseguente elevazione di verbali amministrativi che regolano anche queste materie.

Le verifiche si sono, poi, concentrate sulla successiva fase della filiera, quella del trasporto del prodotto. Si è, pertanto, proceduto ad effettuare controlli su strada, che hanno portato all’accertamento di illeciti amministrativi per violazione delle specifiche norme di settore.

Di seguito, l’attenzione si è spostata sulla parte finale della filiera che conduce il pescato dal venditore al consumatore con numerosi controlli a varie realtà commerciali quali ristoranti, pescherie, supermercati, centri di distribuzione che hanno permesso di rilevare un sostanziale rispetto della normativa di settore, soprattutto quella relativa alle informazioni obbligatorie da rendere al consumatore finale.

Infine, non è stata tralasciata l’attività di repressione di fenomeni tipici del territorio di giurisdizione quali la pesca di specie sottomisura con particolare riferimento al novellame di sarda o al pescespada, l’attività di pesca realizzata da diportisti con attrezzi non consentiti, nonchè l’endemica attività di commercializzazione su strada di specie ittiche da parte di ambulanti abusivi in violazione delle normative sia sulla tracciabilità che igienico-sanitarie.

Nel dettaglio l’attività di polizia marittima svolta nella sola zona di competenza del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, ove sono stati eseguiti nr. 202 ispezioni totali, ha condotto al:

• sequestro amministrativo di una rete tipo sciabica ed elevazione di un verbale di € 1.000 a carico di un pescatore sportivo, per detenere attrezzo non consentito;

• sequestro amministrativo di complessive 39 nasse a carico di pescatori sportivi, con relativi verbali amministrativi € 6.000, per detenere attrezzo non consentito oltre al sequestro amministrativo di oltre 100 Kg. di prodotto ittico proveniente da pesca ricreativa;

• sequestro amministrativo di prodotto ittico per complessivi kg. 7 ad un ristorante con sanzione amministrativa di € 2.000 per immissione in commercio di alimenti provenienti dalla pesca sportiva;

• due denunce per vendita di prodotti ittici mantenuti in cattivo stato di conservazione, con relativo sequestro penale di kg. 42 di vario prodotto ittico;

• due denunce a ristoranti nel Comune di Scilla per tentata frode in commercio in quanto nei menù non indicavano la corretta informazione al cliente, riguardo la qualità degli alimenti, nello specifico la presenza di prodotti congelati e/o surgelati utilizzati per la preparazione in luogo di freschi;

• una denuncia al capobarca di un peschereccio per aver navigato oltre i limiti della propria abilitazione, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella dei rispettivi equipaggi;

Complessivamente sull’intero territorio regionale sono stati eseguiti nr. 651 controlli e redatti:

• n° 25 verbali di illeciti amministrativi, per un importo complessivo di oltre € 22.000 Euro con circa 850 kg di prodotti ittici sequestrati in quanto privi di documenti obbligatori di tracciabilità. In particolare personale militare della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, dell’Ufficio Locale Marittimo di Trebisacce e la Delegazione di Spiaggia di Montegiordano, nel tardo pomeriggio del 29.04.15 hanno sequestrato kg 600 di molluschi bivalvi (cozze) che venivano trasportati mediante veicolo isotermi senza documentazione obbligatoria di accompagnamento prevista per tali prodotti;

• N° 17 denunce penali per: cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari, violazioni in materia di sicurezza della navigazione, frode in commercio e pesca di prodotto ittico sottomisura;

• N° 15 sequestri penali per un totale di oltre 650 kg di prodotto ittico di varie specie;

• N° 48 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente perché non consentiti ovvero utilizzati in violazione alle norme di sicurezza della navigazione ed in materia di pesca sportiva.

L’attività di controllo della filiera della pesca da parte di tutto il personale della Direzione Marittima, con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in modo particolare verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, è una delle principali linee d’indirizzo dell’attività istituzionale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Alla luce dei risultati raggiunti l’obiettivo di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, può dirsi compiutamente raggiunto.

Ma ancor più potranno ottenersi positivi risultati grazie alla collaborazione della collettività, invitata a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, ed evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazione.

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