Da circa ventinove anni continuava a percepire la pensione della moglie defunta. La truffa è però stata scoperta grazie ai controlli effettuati dalla Stazione Carabinieri di Guardavalle, che, nell’ambito delle attività predisposte e coordinate dalla Compagnia Carabinieri di Soverato su tutto il territorio della giurisdizione, ha appurato come, seppur la moglie sia defunta nel 1983, il pensionato aveva contratto nuovo matrimonio, formando un nuovo nucleo familiare già dal 1984: in tal caso avrebbe dovuto perdere il beneficio della pensione di reversibilità, che era stata regolarmente percepita solo nel primo anno.
L’uomo, un 81enne di Guardavalle, è stato così denunciato dai militari della Stazione competente per territorio per truffa ai danni dello Stato. Dopo la morte della moglie, l’uomo ha continuato a percepire una pensione di reversibilità di 250 euro mensili circa, intascando nel corso degli anni una cifra pari a circa 70mila euro.
Tutto cio’ che illegalmente il pensionato ha percepito nel corso degli anni, sarà costretto a restituirlo (a rate). L’INPS, intanto, ha sospeso il beneficio in attesa della revoca ufficiale ed ha avviato l’iter per il recupero del credito.
I mirati controlli in merito, estesi su tutto il territorio competente della Compagnia Carabinieri ed iniziati dal mese di gennaio, continueranno con periodicità ad opera dei militari di ogni Comando Stazione, al fine di smascherare ulteriori truffe.