Festa in onore di S. Agazio Martire a Guardavalle Centro – S. Agazio viene festeggiato due volte all’anno: il 16 gennaio e il 7 maggio. Tutti i dizionari e le enciclopedie storico religiose affermano che il martirio del Santo avvenne l’8 maggio. Perchè allora la sua festa è celebrata, a Squillace e a Guardavalle, il giorno prima? La memoria di S. Agazio è stata anticipata al 7 maggio perchè l’8 maggio nel calendario greco la Chiesa ricordava un’altra memoria più importante, quella dell’apostolo ed evangelista S. Giovanni. Il 16 gennaio, Squillace e Guardavalle ricordano la traslazione delle reliquie del Santo, con festa solo di chiesa. La festa vera e propria è quella del 7 maggio: dove “un braccio del Santo trasferito da Monsignor Sirleto a Guardavalle sua Patria ha dato luogo ad una bellissima Festa”.
Nel passato, ogni sette anni, la statua del Santo veniva portata in processione da Guardavalle alla marina. Ma il Santo veniva portato alla marina anche tutte le volte che i “massari” volevano chiedere al Signore la pioggia per i loro campi, per intercessione del loro santo Patrono.
Progamma della festa:
– da mercoledì 28 aprile – domenica 5 maggio : Novena in preparazione alla Festa
- ore 18.00: S. Rosario e Novena al santo Protettore
- ore 18.30: S. Messa Vespertina
Giovedì 6 maggio
- ore 18.30 – Primi Vespri Vespri Solenni – Santa Messa
- ore 21.00 – Piazza Municipio: spettacolo di musiche tradizionali calabresi con “I Gamberiani”
- ore 22.30: fuochi pirotecnici
Venerdì 7 maggio
- ore 10.00 – Messa Solenne presieduta da Mons. Antoine Gebran, Corepiscopo e Procuratore del Patriarcato Maronita di Antochia e di tutto l’Oriente presso la Santa Sede.
- ore 18.30 – Santa Messa Vespertina
- ore 19.30 – Processione
- ore 21.30 – Piazza Immacolata: spettacolo musicale con il Gruppo “Molleggiato Show”, tributo a Celentano.
La cittadinanza sarà allietata dalla Banda “F. Cilea” di Guardavalle (Cz).”La Storia – Sant’ Agazio (Acacio)Soldato e martire Sant’Acacio (o Agazio) morì martire intorno al 304. Centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L’imperatore Costantino il Grande costruì una chiesa-santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli. Da almeno tredici secoli (dopo l’introduzione del rito bizantino nella diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della città e della diocesi di Squillace (ora arcidiocesi di Catanzaro-Squillace). (Avven
Patronato: Squillace (CZ), Guardavalle (CZ)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Bisanzio, sant’Acacio, soldato, martire.
Sant’Agazio, centurione e martire, che nel rito latino è commemorato l’8 maggio, morì intorno al 304. Era un centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L’imperatore Costantino il Grande costruì una Chiesa-Santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli, dove divenne anche Patrono.
Da almeno tredici secoli (iconoclastìa e introduzione del rito bizantino nella Diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al Patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della Città e della Diocesi di Squillace (ora dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace).
Il corpo del Santo Martire è custodito e venerato in una monumentale Cappella della Cattedrale di Squillace, mentre un braccio venne portato dal Vescovo di Squillace, Marcello Sirleto, nel 1584 a Guardavalle, suo paese natale, dove è stato anche eletto come Patrono.Sue Reliquie risultano anche a Cuenca ed Avila in Spagna, provenienti da Squillace. E’ venerato tra i Santi Ausiliatori in diverse parti dell’Europa centro-settentrionale.
A Squillace si celebrano tuttora due Feste solennissime: una il 16 gennaio, detta della Traslazione o delle Ossa, che rievoca l’arrivo miracoloso al lido di Squillace delle Sante Reliquie, e l’altra il 7 maggio, giorno del Martirio del Santo a Bisanzio tramandato dai Menologi bizantini e mantenuto ininterrottamente a Squillace. In questo giorno, preceduto e seguito da un’antichissima Fiera, conviene nella Cattedrale di Squillace tutto il Clero della Diocesi che presta l’Obbedienza al Vescovo Diocesano e partecipa ai riti e alla processione solenne.
Autore: Istituto Cassiodoro – Squillace (CZ)
Se vuoi sapere qualcosa in più sul Santo Patrono di Guardavalle clicca qui
Sant’ Agazio (Acacio) Soldato e martire
8 maggio
m. 304
Sant’Acacio (o Agazio) morì martire intorno al 304. Centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L’imperatore Costantino il Grande costruì una chiesa-santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli. Da almeno tredici secoli (dopo l’introduzione del rito bizantino nella diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della città e della diocesi di Squillace (ora arcidiocesi di Catanzaro-Squillace). (Avvenire)
Patronato: Squillace (CZ), Guardavalle (CZ)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Bisanzio, sant’Acacio, soldato, martire.
Sant’Agazio, centurione e martire, che nel rito latino è commemorato l’8 maggio, morì intorno al 304. Era un centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L’imperatore Costantino il Grande costruì una Chiesa-Santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli, dove divenne anche Patrono.
Da almeno tredici secoli (iconoclastìa e introduzione del rito bizantino nella Diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al Patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della Città e della Diocesi di Squillace (ora dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace).
Il corpo del Santo Martire è custodito e venerato in una monumentale Cappella della Cattedrale di Squillace, mentre un braccio venne portato dal Vescovo di Squillace, Marcello Sirleto, nel 1584 a Guardavalle, suo paese natale, dove è stato anche eletto come Patrono.Sue Reliquie risultano anche a Cuenca ed Avila in Spagna, provenienti da Squillace. E’ venerato tra i Santi Ausiliatori in diverse parti dell’Europa centro-settentrionale.
A Squillace si celebrano tuttora due Feste solennissime: una il 16 gennaio, detta della Traslazione o delle Ossa, che rievoca l’arrivo miracoloso al lido di Squillace delle Sante Reliquie, e l’altra il 7 maggio, giorno del Martirio del Santo a Bisanzio tramandato dai Menologi bizantini e mantenuto ininterrottamente a Squillace. In questo giorno, preceduto e seguito da un’antichissima Fiera, conviene nella Cattedrale di Squillace tutto il Clero della Diocesi che presta l’Obbedienza al Vescovo Diocesano e partecipa ai riti e alla processione solenne.
Autore: Istituto Cassiodoro – Squillace (CZ)