Integrazione e accoglienza. Si parte da questo per regalare ai tredici ragazzi di origine afghana che sono sbarcati, nei giorni scorsi, sulle coste del comune di Guardavalle un ingresso “migliore”in Calabria e nel comune del soveratese. È questo l’impegno preso in prima persona dal sindaco della comunità, Antonio Tedesco, e dalla sua amministrazione comunale che da mercoledì scorso hanno lavorato tutto il tempo per accogliere i clandestini. Sono in tutto 13 i minori che, come prevede la normativa, resteranno sotto la tutela del sindaco Tedesco. «Abbiamo lavorato intensamente e con serenità – ha detto il primo cittadino di Guardavalle – per garantire ai tredici ragazzi che sono sbarcati sulle nostre coste di inserirsi nella comunità». Tedesco, infatti, proprio per questa ragione si è detto soddisfatto dell’attività svolta in sinergia con associazioni e forze dell’ordine all’indomani dell’ennesimo sbarco clandestino sulle coste calabresi. I tredici immigrati, adesso, sono stati trasferiti nell’ex scuola materna della cittadina. L’ex edificio scolastico che è stato rinnovato e che è pronto ad accogliere gli ospiti della comunità di Guardavalle. É proprio qui, infatti, che gli “ospiti” so – no stati suddivisi in quattro per stanza. Ma non solo. All’interno della struttura è stato creato anche un refertorio. Una mensa comune. «Qui potranno ricevere – ha spiegato ancora il primo cittadino – tutte le cura e l’assistenza necessaria. Seguiamo alla lettera le istruzioni che ci stanno fornendo di volta in volta gli uffici della Prefettura di Catanzaro». Anche per questo motivo, proprio ieri, si è svolta una riunione alla quale ha preso parte anche l’assessore comunale alle politiche sociali che sta seguendo la vicenda, Pino Ussia. «Nei prossimi giorni – ha spiegato ancora il sindaco Antonio Tedesco – partiranno tutti i progetti necessari previsti dalle normative in vigore, è molto probabile che si tredici ragazzi che rimangono sotto la mia tutela saranno seguiti anche da figure professionali ». Superata la fase dell’emergenza che ha visto la creazione dell’unità di crisi negli uffici comunali, il sindaco Tedesco, è soddisfatto, soprattutto, per «la solidarietà e il lavoro di squadra che è stato portato avanti all’interno della cittadina». L’am – ministrazione comunale, infatti, non ha lavorato da sola. Oltre alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine che hanno lavorato in sinergia per ricostruire la vicenda, sono state, anche le associazioni di volontariato a fornire il proprio contributo. Dalla Croce rossa di Badolato, all’associazione di volontariato Misericordia di Badolato alla Protezione civile, alla Caritas, ai cittadini stessi che hanno portato indumenti e abiti da indossare per gli immigrati. «Abbiamo agito nella normalità – ha raccontato ancora Antonio Tedesco – non penso di aver fatto nulla di eccezionale ma solo il mio lavoro ». Lunedì prossimo sui 13 afghani saranno effettuati tutti i controlli di rito e gli accertamenti sanitari richiesti. Terminata l’emergenza, adesso, si passerà alla fase dell’integrazione.
Fonte: Il Quotidiano della Calabria del 28.8.2010