I genitori dei bambini che frequentano la scuola di Guardavalle dicono basta all’ennesimo taglio che si perpetua ai danni del diritto allo studio. Il comune di Guardavalle, – si legge nella nota diffusa questo pomeriggio – venendo meno il trasferimento dei fondi per la mensa scolastica previsti dalla Legge regionale 27/85, ha deciso di caricare sulle spalle dei genitori l’intero costo del servizio mensa per i bambini che fanno il tempo pieno.
Ieri, domenica, si è tenuto un incontro – precisano i genitori – per discutere della situazione che si è venuta a creare a seguito di questi tagli, cioè forte aumento delle tariffe per la mensa scolastica, taglio dei servizio connessi al diritto allo studio come il servizio scuolabus e fornitura di materiali all’Istituto scolastico.
Non possiamo e non vogliamo più accettare che gli sprechi e lo sperpero di risorse pubbliche – dichiarano – fatto da chi ha amministrato e amministra i nostri enti (comune, provincia, regione e stato) debbano sempre ricadere sui più deboli e, soprattutto, sui bambini e su una delle risorse più importanti: l’istruzione.
Non accettiamo – fanno sapere – che chi oggi governa se ne esce operando tagli orizzontali, senza valutarne le effettive conseguenze e il reale costo di questi tagli. Se oggi Regione, Provincia e Comune hanno bilanci con debiti enormi questi non possono limitarsi a tagliare i fondi al diritto allo studio senza attivarsi seriamente sugli sprechi e sull’ancora elevato costo della politica. E’ grave, che rispetto alla decisione della Regione Calabria di tagliare i fondi per il diritto allo studio, praticamente nessun Sindaco abbia sentito l’esigenza di attivarsi per impedire questo. Esprimiamo quindi forte preoccupazione e disappunto per la decisione unilaterale che questa amministrazione ha assunto, senza provare a trovare altre soluzioni.
La situazione finanziaria del comune è disastrosa, – prosegue il comunicato diffuso dai genitori – ma questo non può giustificare il fatto che gli amministratori non si pongono minimamente il problema che aumentando il costo del servizio mensa molti bambini saranno costretti a rinunciarci, creando di fatto una discriminazione. Inoltre, di questo passo dove andremo a finire? Il prossimo anno dovremo pagare anche l’iscrizione all’asilo comunale e alle scuole primarie? E’ stato quindi chiesto al Sindaco di attivarsi in tempi rapidi per reperire i fondi per garantire ai nostri figli almeno il livello dei servizi che c’erano lo scorso anno. Siamo pronti a confrontarci e a trovare soluzioni che possano andare incontro a tutti, ma occorre che il comune contribuisca economicamente a garantire i servizi per il diritto allo studio. Se non si avrà una risposta chiara e risolutoria entro mercoledì 26, saremo disposti a manifestare tutto il nostro disappunto nelle forme che riterremo più opportuno.
Facciamo appello – conclude la nota – anche ai genitori di quei comuni dove hanno aumentato le tariffe di attivarsi anche loro affinché la Regione ripristini i fondi per il diritto allo studio.
I genitori dei bambini della scuola di Guardavalle