Il Comune di Guardavalle comunica, con un post sulla pagina ufficiale di Facebook, il successo dell’iniziativa che ha portato i ragazzi del progetto ‘La Bussola’ a visitare il borgo di Belcastro. Questa esperienza ha rappresentato un’occasione unica per valorizzare il patrimonio culturale locale e promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla vita della comunità.
Domenica 1 dicembre, – scrive il Comune – i giovani partecipanti al progetto “Benessere InComune ‘La Bussola‘” di Guardavalle (Cz) hanno vissuto un’esperienza indimenticabile.
Il borgo di Belcastro, soprannominato “Il paese delle favole”, è stato la meta di un viaggio nel tempo e nella fantasia. Accolti calorosamente dalle volontarie locali, i ragazzi si sono immersi in un’atmosfera magica, esplorando le caratteristiche vie del paese. Ogni angolo, ogni edificio sembrava custodire una storia antica, pronta a essere svelata.
Le guide, con passione e competenza, – prosegue la nota – hanno raccontato leggende e tradizioni locali, facendo rivivere il passato e suscitando la curiosità dei giovani visitatori. L’iniziativa, interamente dedicata ai ragazzi, si è rivelata un’occasione unica per scoprire un patrimonio culturale inestimabile e per avvicinare i giovani alla bellezza del nostro territorio.
Belcastro, – conclude il Comune – con il suo fascino senza tempo, ha saputo incantare i ragazzi, dimostrando ancora una volta che la Calabria è una terra ricca di storia e di tradizioni da valorizzare.
Il Comune di Belcastro (Cz) scrive: “Le domeniche nel borgo. Sempre più presenze.”
La Redazione: Belcastro (Cz)
Belcastro ha una storia millenaria che affonda le radici nel cuore della Calabria. Situato sulle pendici della Sila Piccola, a circa 500 metri sul livello del mare, questo comune di 1230 abitanti ha visto susseguirsi diverse civiltà, ognuna delle quali ha lasciato un segno indelebile nel territorio.
Le prime tracce di insediamenti umani a Belcastro risalgono al Neolitico (5000 a.C.), ma fu con i popoli enotri e magnogreci (intorno al 1100 a.C.) che il territorio iniziò a prendere forma. Successivamente, sotto la dominazione romana (300 d.C.) e bizantina (900 d.C.), Belcastro assunse nomi diversi: Paleocastrum e Geniocastrum.
Un territorio vasto e variegato Il territorio comunale si estende dalle pendici della Sila fino alla costa ionica, comprendendo anche le frazioni di Fieri, Condoleo, Magliacane e Acquavona. Quest’ultima, in particolare, è una rinomata località di villeggiatura, situata nel cuore del Parco Nazionale della Sila.
Belcastro oggi Oggi, Belcastro è un borgo ricco di storia e tradizioni, che conserva ancora intatto il fascino del passato. Il centro storico, con le sue stradine strette e i palazzi nobiliari, è una testimonianza delle diverse dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli.