Nella cittadina si avvicinano le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale e già qualche gruppo politico si è fatto sentire, è il caso di Italia Viva che nel documento reso pubblico qualche settimana fa ha evidenziato che: “Urge una svolta, un nuovo inizio, che metta in campo le energie e le competenze migliori di questo paese. Una svolta che presuppone una discontinuità netta rispetto al passato, recente e remoto” (leggi l’articolo qui).

A distanza di pochi giorni è Pierluigi Galati, già ex Vicesindaco, che rende pubblica, tramite la propria pagina Facebook, una nota rivolta al proprio paese d’origine. Di seguito la riflessione integrale di quanto reso noto e dal titolo inequivocabile per una “Guardavalle che vorrei”:

<<Sogno una Comunità viva, accogliente e capace di avere “visione”.
Una Comunità socialmente e culturalmente attiva, che riparta dalle scuole e dalle agenzie educative come baluardi di istruzione, cultura e coscienza civica.
Una Comunità in cui i servizi alla persona siano potenziati e prioritari, piuttosto che essere deprivati delle risorse necessarie, per essere al fianco soprattutto dei più deboli e degli esclusi.
Sogno un paese pulito, in cui i cittadini mettano in atto comportamenti di rispetto e di amorevole cura per la “casa comune”; il cui patrimonio artistico venga valorizzato, piuttosto che divenire preda dei vandali; il cui agro splenda per la bellezza delle colture, piuttosto che diventare discarica a cielo aperto.
Una comunità in cui non ci sia differenza tra chi vive in Marina, Centro o Montagna.
Dove si possa fare turismo sostenibile e responsabile, che non duri solo 20 giorni ad Agosto.
In cui le Istituzioni, l’amministrazione e i cittadini contrastino con responsabilità e fermezza ogni forma di criminalità, malvivenza e ingiustizia.
Sogno cittadini che in vista delle elezioni sappiano discernere su questioni precise, non accontentandosi delle solite risposte preconfezionate da parte dei loro rappresentanti, magari frutto di promesse aleatorie.
Le sole intenzioni non sono sufficienti per chiedere voti: servono programmi precisi, con priorità dettate dal buon senso che non escludano nessuno; ai programmi devono seguire poi progettazioni precise, con scadenze fattibili e rendicontabili, al fine di raggiungere risultati tangibili. Il tutto per la crescita del paese e di chi lo abita.
Sogno cittadini che alle lamentele preferiscano mettersi in discussione, passando dall’atteggiamento sterile del “puntare il dito contro” a quello più fecondo del chiedersi “cosa posso fare io?”.
Certamente allora, i cittadini che sogniamo si informano, indagano sui candidati sindaci e consiglieri, studiano i loro programmi politici, pretendono proposte giuste, concrete e ben ponderate e giungono in cabina elettorale con piena scienza e coscienza per esercitare il loro dovere civico di voto personale ed eguale, libero e segreto e senza interesse di parte.
Per sognare questa Comunità il passaggio elettorale che ci apprestiamo a vivere è fondamentale, a partire dalla ricerca di una rappresentanza onesta e responsabile.
Ma mi rivolgo anche a tutti quei cittadini onesti che hanno voglia di costruire la Comunità e hanno bisogno di sentirsi sostenuti nella loro volontà.
Sogno rappresentanti, dunque, che siano anzitutto competenti rispetto ai problemi della città e alle soluzioni più giuste da adottare.
Una competenza che passi da un bagaglio di conoscenze già acquisito attraverso percorsi di studio e di impegno politico e sociale, ma che comporti anche capacità di analisi e di approfondimento delle singole questioni.
La buona politica richiede il possesso di strumenti che aiutino ad affrontare la complessità delle problematiche e la ricerca di soluzioni efficaci, soprattutto in un mondo dove tutto è connesso.
Accanto alla competenza, sogno rappresentanti che posseggano nel loro bagaglio una caratura morale di alto livello.
Rappresentanti che abbiano personalità solide, capaci di un rapporto equilibrato con il potere, capaci di stare con coraggio nell’agone politico sapendo trovare nel dialogo con i diversi interlocutori le soluzioni più giuste per la comunità e non per le singole parti.
Rappresentanti che sappiano vivere con libertà il rapporto con i loro elettori, allontanandosi da promesse vuote, da favori e da compensi di qualsiasi genere pur di ottenere voti e sostegno elettorale.
Sogno tutto questo per la mia amata Guardavalle.>>

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