Palazzo Sirleto, successivamente detto anche Palazzo Princi, è senza dubbio il più imponente di tutti i palazzi storici di Guardavalle. L’unico proprietario ha deciso di metterlo in vendita in quanto non più utilizzato da alcun membro della famiglia. Il possessore stesso, cresciuto in quel Palazzo, si è trasferito con la famiglia presso una cittadina più grande della provincia di Catanzaro. I due figli, ormai professionisti, dopo gli studi universitari, vivono con le rispettive famiglie fuori dalla Calabria.
Il Palazzo si sta deteriorando. E’ disabitato e ci vogliono molte attenzioni ed interventi se si vuole tenere in piedi.
Come spiega nel suo libro Don Leonardo Calabretta, ex Parroco di Guardavalle Marina (Cz) <<La sua costruzione non fu mai completa¬ta: un’ala è rimasta a cielo aperto e un alto e lungo muro, che corre lungo l’attuale Via S. Carlo, fa supporre che il palazzo doveva allacciarsi alla chiesa omonima.
Nelle varie epoche fu chiamato in diversi modi: in origine, a motivo della vicina chiesa, fu chiamato palazzo S. Carlo; nella prima parte dell’800 fu chiamato semplicemente Palazzo; in seguito ebbe il nome di cantina ed infine, ai giorni nostri, Palazzo Sirleto-Princi>>.
Che fine farà il grande edificio se non sarà acquistato da nessuno? Non ci siamo sentiti di chiederlo, pensiamo comunque di farlo più in là. Chi ha vissuto a Guardavalle o chi c’è stato anche una sola volta conosce quest’opera, costruita pietra su pietra, che ha resistito ai vari sismi che si sono succeduti negli anni.
Don Leonardo fa una descrizione molto accurata: <<Di grande pregio le quattro colonne monolitiche situate ai due lati del¬l’ingresso. Nell’androne d’ingresso due volte a crociera con mattoni in foglio. Una grande scala a due rampe in granito porta ai piani superiori, dove erano sistemate le camere da letto, gli studi e i vari salotti e soggiorni. All’ultimo piano, nel sottotetto, erano situate le cucine.
Nel sottotetto c’era anche la camera del sarto, dove il sarto lavorava a giornata per cucire gli abiti dei vari componenti della famiglia. Sul frantoio e sulle grandi cantine, che formano il piano terra, si alzano i piani superiori, abitati ancora fino a qualche decennio fa. Nell’interno fa bella mostra di sé un grande camino in granito, ben conservato, le cui alte volte sostengono i primi due piani del palazzo. Nel 1875 tutta la facciata del palazzo doveva essere rifatta in bugnato, con l’eliminazione dei due balconi, sostenuti da grandi puntoni di granito, e del cornicione in granito che corre lungo tutto il perimetro del palazzo. Il restauro, progettatto dall’arch.
Parisi, per fortuna non fu mai eseguito. In un rogito del 12 novembre 1829, del repertorio del notaio Giuseppe lemma, residente in Gioiosa, don Gaspare Ametraní Sirleto originario di Gioiosa ma residente a Guardavalle, ricco proprietario anche in Stignano, Stilo e Caulonia, per aver riunito nella sua persona ingenti beni, “specialmente quelli derivati da don Pietro Paolo, don Ferdinando Sirleto e della defunta sua genitrice signora donna Giovanna Sirleto, dona irrevocabilmente allo stesso suo cognato don Vincenzo Agostini, tra vivi, in proprietà ed in possesso la sua casa posta e tutto quanto esso donante possiede del locale detto la Piazza in Guardavalle con Palazzo e casa ivi diruta”.
n seguito, gli eredi dell’Agostini e della moglie Mariangela Ametraní, cioè Giuseppe, Errico e Nicolantonio, trasferirono, con istrumento del 19 gennaio 1871 del notaio Logozzo di Gioiosa, al medico fisico Pietro Prínci fu Giuseppe, l’intero fabbricato. Da una delibera del Consiglio Comunale di Guardavalle, risalente al luglio 1871, avente per oggetto: discutere se realmente il Comune ha diritti sul Palazzo detto del Cardinale Sirleto, ora acquistato dal Dott. Pietro Princi e deliberare quanto di praticarsi al riguardo”, apprendiamo che un gruppo di guardavallesi, dilettanti di rappresentazioni, organizzava spettacoli teatrali in una sala del primo piano della casa signoprile, chiudendo una parte dello stesso palazzo nel periodo delle rappresentazioni. Ancora oggi, sul muro di fondo di questa sala, si notano resti di pitture scolorite dal tempo.>>
Il Palazzo è bellissimo però richiede, per portarlo al proprio splendore, un intervento di restauro davvero imponente.
Il seicentesco Palazzo Sirleto-Princi, è una delle massime espressioni dell’architettura civile dell’epoca e ciò testimonia il gusto degli antichi signori guardavallesi. Il Palazzo sarà ceduto all’eventuale acquirente con i mobili che si trovano all’interno, questo è quanto ci ha riferito il proprietario attuale.
Da guardavallese mi sento di sottolineare che questo Palazzo, come quelli esistenti sul territorio possono diventare luoghi d’interesse, e creare turismo. Bisognerebbe apprezzare e rivalutare quello che abbiamo, per un futuro migliore.
E’ importante uno spirito di collaborazione per valorizzare non solo Palazzo Sirleto-Princi ma tutto il centro storico di Guardavalle, si ritiene sia fondamentale, inoltre, una sinergia tra pubblico e privato per valorizzare e rivalutare sia il centro storico che l’edificio sopra.
Vi invitiamo di lasciare un commento sull’argomento. Nell’eventualità che nessun acquirente si facesse vivo, CostaJonicaWeb.it unitamente all’Associazione MaryWebEventy daranno vita a degli incontri in loco al fine di salvare il Palazzo che sta a cuore di ogni guardavallese.