A conclusione di complessa attività d’indagine, i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e della Compagnia di Soverato, la scorsa notte hanno tratto in arresto il latitante Gallace Cosimo Damiano, di anni 23, elemento di spicco della cosca Gallace – Gallelli, operante nei comuni di Badolato e Guardavalle, con ramificazioni in Lazio e Lombardia, e figlio di Vincenzo, boss del medesimo clan ndranghetistico, in atto detenuto.
Il giovane, latitante dal mese di luglio dello scorso anno, quando era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, è stato rintracciato presso un’abitazione nel comune di Guardavalle in compagnia della fidanzata. L’uomo, visto l’intervento effettuato in perfetta simbiosi tra tutti i militari intervenuti, non ha opposto alcuna resistenza ed è stato associato presso la Casa Circondariale di Catanzaro – Siano, mentre la giovane donna, di cui è stato convalidato l’arresto, è stata rimessa in libertà.
Cosimo Damiano Gallace era sfuggito all’operazione “Itaca”, condotta nel luglio 2013 dai militari del Reparto Operativo di Catanzaro, che aveva portato all’emissione di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari a carico di presunti capi e gregari del predetto clan Gallace – Gallelli operante nel basso Jonio catanzarese, a cui venivano contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, usura, stupefacenti e armi.
La cattura di Cosimo Damiano Gallace rappresenta un nuovo successo dell’Arma dei Carabinieri di Catanzaro nella ricerca dei latitanti e segue quella di Sestito Davide, esponente della cosca Sia – Tripodi – Procopio, arrestato in Germania nel mese di febbraio 2013.