Guardavalle, 24 Luglio 2024 – Il gruppo politico Patto Civico per Guardavalle ha espresso un duro giudizio nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dalla lista Trasparenza e Partecipazione, risultata vincente alle elezioni comunali di maggio 2023. A distanza di oltre un anno dal suo insediamento, l’amministrazione, secondo Patto Civico, si è dimostrata distante e lontana dai cittadini e dai loro problemi, non riuscendo a soddisfare le aspettative di cambiamento promesse durante la campagna elettorale.
Il Gruppo Patto Civico ha evidenziato come l’amministrazione, sotto la guida del dott. Giuseppe Caristo, presenti un orientamento politico confuso e populista, incapace di portare avanti una linea politica chiara e coerente. Nonostante le promesse elettorali, caratterizzate da slogan e dichiarazioni offensive, non sono state introdotte novità sostanziali che potessero imprimere un cambiamento reale nella gestione della cosa pubblica.
Critiche al metodo di governo. Secondo le dichiarazioni rilasciate, la coalizione vincente ha risolto le sue divisioni interne solo a fini elettorali, senza però riuscire a creare una vera unità. Il Sindaco, nel tentativo di mantenere la coesione, ha distribuito deleghe anche a chi non è stato eletto, mostrando così una gestione clientelare e poco trasparente del potere.
Il consiglio comunale, sempre secondo Patto Civico, è diventato un luogo di nervosismo e presunzione politica, dove le discussioni e i confronti sono pressoché inesistenti. Le interrogazioni dell’opposizione vengono ignorate o derise, e molte richieste, inclusa quella di informare S.E. il Prefetto, non sono state trasmesse. Questo atteggiamento è visto come un tentativo di silenziare la popolazione e gestire il potere senza alcuna trasparenza. I componenti della Giunta e del Consiglio comunale della maggioranza si comportano come se fossero i padroni del Comune.
La prima cosa che emerge con violenza è un clientelismo sfacciato, familiare e personale: ognuno dei componenti della giunta ha preteso e avuto la sua parte. Il consenso elettorale viene messo sul tavolo, battendo i pugni, per fini e obiettivi personali e familiari, con la complicità di una “particolare e speciale” commissione creata e formata appositamente per dare risposta alle decisioni dell’esecutivo, sempre uguale per ogni problema e per ogni giudizio vedi assunzioni.
Il clientelismo si estende e comprende ogni settore, incarichi professionali, etc. Il consenso elettorale è utile non per il cosiddetto bene comune, ma per fini e obiettivi personali e familiari. Da questo punto di vista, il sindaco, privo di autorevolezza politica, appare ricattabile e spesso e volentieri risponde con nervosismo e con tono minaccioso a chi solleva dei problemi.
Problemi amministrativi e gestionali. Il gruppo politico Patto Civico ha elencato una serie di problemi irrisolti dall’amministrazione:
- Situazione finanziaria: Mancanza di chiarezza sui problemi finanziari del comune.
- Lavori scuola media e centro storico: Ritardi non spiegati nei lavori.
- Chiosco su area S.I.C. protetta: Progetto autorizzato su un’area protetta, sollevando dubbi sulle responsabilità.
- Lavori lungomare: Tempistiche non definite, si teme possano iniziare durante il periodo di Ferragosto.
- Siccità e mancanza di acqua: Provvedimenti tardivi per affrontare la siccità.
- Manifestazioni estive: Programma privo di novità culturali, dominato dalle congreghe.
- Timpa Cinnarella: Lavori recenti hanno già subito smottamenti.
- PSA (Piano Strutturale Associato): Mancanza di aggiornamenti sul piano.
Patto Civico per Guardavalle accusa l’amministrazione di essere priva di unità e di operare in modo individualistico, creando una gestione inadeguata e incapace di affrontare i problemi del paese. Questa deriva culturale, politica e sociale, secondo il gruppo politico, è inarrestabile e contribuisce a un crescente disagio sociale e divisione all’interno della comunità.
La critica di Patto Civico mette in evidenza la necessità di un cambiamento radicale nella gestione amministrativa, invocando un ritorno alla trasparenza, alla partecipazione reale e alla centralità dei bisogni dei cittadini.