Ancora una volta, il gruppo politico “Patto Civico per Guardavalle” non risparmia critiche all’attuale amministrazione comunale, puntando il dito contro la gestione disorganizzata della stagione estiva appena conclusa. Attraverso un duro comunicato, il gruppo denuncia una serie di gravi disservizi e un degrado dell’immagine del Comune, accusando l’amministrazione di negligenza e incompetenza.

Infatti, abbiamo assistito a feste con strascichi di spazzatura abbandonata in strada per intere giornate, mancanza d’acqua nelle abitazioni, fontane che erogano acqua inquinata (piazza Immacolata) e altre devastate, rotolate a terra e, a distanza di oltre un mese, ancora li senza un intervento di ripristino (in marina tra SS106 e Scuola).

Sull’impatto economico della stagione turistica avremo modo di parlarne in futuro. La negligenza e incompetenza di questa amministrazione si mostra anche nel posticipare l’inizio dell’anno scolastico a Guardavalle Superiore. Sono anni che i soldi per la ristrutturazione della scuola sono nella disponibilità del Comune, ma niente si è ancora fatto per dare ai nostri bambini una scuola sicura, a norma e in linea con i diritti allo studio.

Ove serva, ricordiamo l’incendio del quadro elettrico dell’inverno passato, che ha messo in serio pericolo studenti e personale scolastico. Anche allora sospensione dell’attività didattica. Ci viene da pensare che il diritto allo studio non sia tra le priorità di questa amministrazione.

L’impegno maggiore del Sindaco, in questa estate, – afferma il Gruppo Politico – è stato messo nell’attività di autorizzazione di un chiosco, tra l’altro creando un danno economico ai titolari, in quanto avviato a stagione inoltrata. La giunta comunale, pur conscia della presenza di un vincolo ambientale ha pianificato la realizzazione di alcuni chioschi di cui uno in spregio ai vincoli esistenti. L’8 luglio Italia Nostra segnala al comune, alla caserma dei carabinieri e ad altri enti che un mezzo pesante ha effettuato uno sbancamento in corrispondenza del posizionamento Area 1, devastando l’habitat naturale protetto della Duna.

Soltanto, il 17 luglio, a sbancamento avvenuto, il Comune presenta al Dipartimento ambiente della Regione Calabria la richiesta di autorizzazione per la realizzazione del chiosco in area SIC. Nella documentazione proposta, si veda il decreto 11779 del 09/08/2024, si scrive che “l’area è marginale rispetto alle dune e fortemente antropizzata”, cioè, danneggiata da interventi esterni. Noi, così come evidenziato da Italia Nostra riteniamo che l’area sia stata volutamente devastata, nello sbancamento abusivo dell’8 luglio, per renderla idonea ai desideri dell’amministrazione e nell’indifferenza generale.

Per chiudere il quadro sul nostro lungomare, l’Art. 2 del bando recitava che “L’area sarà dotata di servizi igienici a servizio dei chioschi, forniti dall’Amministrazione Comunale”, ma di questi servizi nemmeno l’ombra, a parte un bagno da cantiere non funzionante “buttato” alla fine del lungomare (lato rotonda), per degradare ulteriormente l’immagine del nostro litorale.

E ora ci rivolgiamo in particolare modo al Sindaco, che, mentre si impegna fortemente per declassare un’area dunale ricadente della Rete di Natura 2000, parimenti, in comunicati stampa, manifesta la propria opposizione alla realizzazione dell’impianto eolico in mare, a 30 km dalla costa.

Quello del Sindaco – conclude la nota –  è un ambientalismo a due facce: distruggiamo le aree a valenza ambientale che abbiamo vicino (aree dunali sul lungomare) e poi proteggiamo quelle che sono lontane (pale eoliche a 30 km dalla costa).

Atteggiamento di comodo che è alla base della scadente amministrazione del Comune.