A Guardavalle un’ordinanza del sindaco, emanata in data 18 aprile 2018 sospende, a seguito dei controlli effettuati dall’Asp di Catanzaro Area Dipartimentale di prevenzione Unità Operativa Igiene Alimenti e Nutrizione, l’ utilizzo dell’acqua per scopi potabili delle fontane pubbliche ubicate in Via Carmine e Via A. Giordano.
L’ordinanza precisava che la stessa poteva essere utilizzata per i servizi igienici, cioè quelli relativi all’igiene della persona, bagno, doccia e tutti gli altri usi domestici che riguardano la pulizia della casa.
La disposizione di un sindaco, tra l’altro autorità sanitaria locale, è giusto che venga rispettata, naturalmente se si è a conoscenza.
Sta di fatto, comunque, che alcuni cittadini ci hanno avvertito che non solo gli avvisi pubblici sono carenti, ma che presso le fontane per cui è stata emessa l’ordinanza nessun cartello avvisa che il liquido erogato è “NON POTABILE”.
Naturalmente a seguito della segnalazione ci siamo recati presso il luogo dove sono situati gli erogatori di acqua pubblica e abbiamo potuto constatare che non vi è traccia di avviso a non bere quell’acqua definita dai laboratori dell’Asp “NON POTABILE”.
Quando si tratta della salute pubblica riteniamo necessario l’applicazione di tutte le misure adeguate.
A nostro parere non è sufficiente la pubblicazione dell’ordinanza sul sito istituzionale del Comune, anche perché non tutti, soprattutto gli anziani “navigano in rete” ed anche perché i non residente non consultano il sito prima di recarsi a Guardavalle.
Come si può vedere dalle foto l’acqua scorre tranquillamente dai rubinetti delle due fontane pubbliche a cui è diretta l’ordinanza.
L’ordinanza, tra le altre cose, dispone che gli uffici comunali preposti dovranno provvedere alla pubblicizzazione del provvedimento e “…all’’affissione degli avvisi di non potabilità nei luoghi pubblici, presso le fontane pubbliche e la pubblicazione sul sito web del comune”.
Il primo cittadino è stato chiaro.
Allora viene da chiedersi come mai l’ordine del primo cittadino viene disatteso?
Chi decide che, nonostante gli esami dell’Asp, l’acqua ritenuta “Non potabile” possa essere bevuta da cittadini che ignorano che l’acqua sia inquinata?
Ma un Sindaco non dovrebbe accertarsi che l’ordinanza venga applicata in toto?
Riteniamo che ogni amministrazione che si rispetti debba dare la giusta importanza alla salute dei cittadini che viene sicuramente prima delle grandi opere (condivisibili o meno).
Ci auguriamo che il Sindaco Ussia possa leggere quanto sopra e si occupi tempestivamente a far eseguire quanto imposto dal provvedimento che porta la sua firma.
Leggi anche:
Guardavalle (Cz). Nessun cartello avvisa che l’acqua della fontana pubblica non è potabile.