Ha avuto la mano pesante il Sig. Cacurri di Reggio Calabria che incapace di dirigere l’incontro, FC Guardavalle vs Deliese, con serenita’ e autorita’ portandolo regolarmente a termine, ha utilizzato i cartellini come uno scudo inefficace a coprire defaillance tecniche, limiti e mancanza di personalita’.
E’ quanto si legge in una nota della squadra di calcio Fc Guardavalle a firma del D.G. Francesco Taverniti. La nota continua: <<Gli strumenti di un arbitro sono i cartellini , il fischietto, il dialogo e una serenita’ di giudizio. Se queste componenti vengono utilizzate in modo improprio o addirittura inutilizzate, due ore di sport si trasformano in due ore di scaramucce e veleni. Domenica non c’e’ stata violenza o contatto fisico tra calciatori e direttore di gara. C’e’ stato solo un acceso scambio di opinioni dove lo sbilanciamento a favore dell’arbitro e’ esagerato in quanto nessuno puo’ contrastare un eventuale abuso di potere che gli consente di utilizzare la penna come clava falcidiando le societa’ ree di aver manifestato dissenso. La CAN designa l’arbitro per dirigere l’incontro e se il suo compito non riesce a portarlo a termine, nonostante la presenza della forza pubblica e l’assenza di contatto fisico con i calciatori o l’ingresso di estranei in campo, significa che non ha fatto il suo dovere. Un arbitro preparato non avrebbe fischiato la fine anzitempo se si sentiva minacciato. Un arbitro che si sentiva minacciato avrebbe continuato la partita pro forma per garantire l’ordine pubblico e la sua incolumita’ portandola al 90′, ma forse questi sono termini difficili per persone catapultate sui rettangoli di gioco solo per mancanza di vocazioni serie. Domenica ne e’ uscito sconfitto lo Sport a di la’ della sconfitta sul campo del FC Guardavalle contro la Deliese che ha meritato di vincere. In primis sono da condannare i nostri tesserati che hanno perso il controllo innervositi dalla mancanza di empatia con il Direttore di gara e contro i quali prenderemo i provvedimenti che ci competono. Per quanto riguarda l’arbitro ci riserviamo di produrre un adeguata dimostranza nelle sedi opportune. Contiamo di richiedere una verbalizzaziobe dei fatti da parte delle forze dell’ordine presenti allo Stadio che non sono neanche dovute intervenire a sedare la millantata aggressione da parte del confuso direttore di gara. Non ci sono stati contatti fisici ma solo una richiesta di chiarimenti verbali dei nostri tesserati che hanno sempre tenuto le mani intrecciate dietro la schiena, a scanzo di equivoci e fraintendimenti, come si evince dalle riprese televisive. In mancanza di riscontri positivi non escludiamo di prendere decisioni drastiche che valuteremo e che pregiudicherebbero il regolare proseguimento del campionato.>>
In foto l’arbitro Sig. Cacurri di Reggio Calabria