Riceviamo con preghiera di pubblicazione l’intervento in Consiglio Comunale dell’1 giugno 2023 del Dott. Antonio Tedesco: <<Dopo una campagna elettorale breve, svoltasi senza un serio confronto democratico sui numerosi problemi del nostro paese:

  • dall’abbandono e grave degrado del centro storico;
  • dai problemi della marina:

sottopasso e/o sovrapasso, erosione costiera, completamento del lungomare e sistemazione della fascia mare, che rappresenta un’importante risorsa, non solo turistica, per lo sviluppo futuro

  • dalla viabilità urbana ed extraurbana;
  • ai numerosi problemi sociali: la scuola, la cultura, i problemi delle famiglie e degli anziani, dei disabili

giusto per citarne alcuni.

Da parte dello schieramento elettorale avversario, della lista n 2 Trasparenza e Partecipazione,  non c’è stata una discussione serena ne tantomeno  un confronto leale e rispettoso delle persone, come sarebbe stato necessario al fine di informare con correttezza i cittadini.

Abbiamo assistito: a tanta arroganza, presunzione politica, povertà culturale e assenza di idee, a sfoghi emotivi e sproloqui, invettive con accuse, scadute fino a vere proprie offese personali,  deviando e impedendo, di fatto, ogni confronto e trasformando la partecipazione ed il consenso in vere e proprie tifoserie non utili alla politica intesa come discussione dei problemi. Tutto ciò frutto di insufficiente cultura politica.

Vince con 152 voti di vantaggio la lista n. 2 con candidato a Sindaco il Dott. Giuseppe Caristo, nella quale due soli candidati concretizzano ben 680 voti di preferenza (348 uno e 332 l’altro). Dato questo che, se confrontato ai voti raccolti dal resto dei componenti della stessa lista, non può che far riflettere.

Voti (quelli di due soli candidati) che, stando alle dichiarazioni di molti elettori (a fronte di un voto che dovrebbe essere personale ed eguale, libero e segreto), sono stati espressi più per riconoscenza e gratitudine, senza una vera e propria consapevolezza di scelta e valore politico e amministrativo dell’eletto.

E’ notorio, infatti, che le persone di cui trattasi sono due dipendenti di strutture sanitarie pubbliche, poste normalmente al servizio di ogni cittadino.

Ed è altrettanto noto che, nell’ambito delle mansioni tipiche delle loro occupazioni, costoro si adoperano quotidianamente, anche con eccessiva solerzia, a beneficio di quanti poi avvertiranno (ad esempio in occasione delle tornate elettorali) quel sentimento di sincera e completa disponibilità a contraccambiare il favore ricevuto.

Facendo prelievi per esami ematochimici e prenotando visite specialistiche presso l’ospedale dove lavora, l’uno; rilasciando le esenzioni e prenotando esami e visite specialistiche presso il distretto sanitario di Badolato dove lavora, l’altro.

Con buona pace delle regole e del normale confronto elettorale. Concretizzandosi cosi il voto di scambio.

Conseguenza di tutto questo è un consenso elettorale non dovuto a meriti politici e/o amministrativi, ma, come dicevo sopra, espresso per mera riconoscenza.

Una situazione che si configura come una forma di conflitto per l’impiego pubblico che occupano (se si pensa che il cittadino vive come gentile concessione e regalo ciò che costituisce un diritto) e come voto di scambio per i favori che fanno.

Una vera e propria anomalia politica, se consideriamo anche la storia politica di Guardavalle.

Tornando ai numeri, tanto è ancora più vero anche se si aggiungono i 120 voti di preferenza che vengono dal candidato tradizionalmente di centro destra: tre sole persone sommano un totale di  800 voti della lista n 2.

Risultato elettorale drogato e viziato e alterato dal voto populista, derivante da una situazione di degrado culturale ormai cronico che si avvia verso la via del non ritorno. Si è creata di fatto Una situazione frutto di una politica che divide, che semina odio, quando invece sarebbe necessario mettere in campo la politica che unisce, che crea armonia.

Ritengo infatti, che questa giunta, che nasce dopo accordi che ricordano gli anni della vecchia politica, non rappresenti il paese, nonostante la vittoria, e che, quindi, non è e non sarà in grado di risollevarne le sorti del nostro Paese Guardavalle.

Personalmente ho deciso di dimettermi dal ruolo di consigliere comunale eletto con numero 156 voti di preferenza, per i quali esprimo il più sincero ringraziamento.

Ma, nonostante la mia elezione a consigliere, ritengo di aver subito una pesante sconfitta personale in termini di consensi, in quanto coinvolto per i motivi di cui sopra.

Sconfitta che, ahimè, ha condizionato il risultato elettorale ed ha probabilmente contribuito a determinare la sconfitta della lista n. 1.

 Lo dico con sincerità: io stesso mi aspettavo di più, per la lista e per me personalmente, per la  mia storia politica e anche per le tante cose che ho realizzato negli anni in cui ho ricoperto la carica di Sindaco di questo paese (nel 1997 e nel 2006):

  • Piazza de André
  • Il lungomare
  • La villetta della Stazione FSSS
  • Viale Europa e altra viabilità
  • La scuola in Guardavalle Marina
  • La caserma dei carabinieri
  • Il cimitero
  • La circonvallazione a sud e quella a nord del centro storico
  • La messa in sicurezza del torrente patella
  • L’ottenimento dell’importante contributo per i lavori della chiesa matrice o chiesa del Rosario

Giusto per ricordare alcune delle cose più importanti da me realizzate

Le mie dimissioni dal consiglio comunale non hanno il significato di un abbandono della politica. Continuerò ad impegnarmi, come ho sempre fatto, nella politica e nel sociale. La politica è parte integrante della mia formazione sin da giovane che non posso e non voglio cancellare.

Nel corso di questi mesi, durante il lavoro per la formazione della nostra lista, ho avuto modo di conoscere direttamente e da vicino, tutti i candidati.

Sono rimasto positivamente sorpreso dalla serietà, dalla bravura, dal bagaglio culturale di cui tutti sono dotati.

Dalle capacità politiche dimostrate nonostante, per molti, fosse la prima esperienza.

Il mio consiglio è di continuare nell’impegno intrapreso perché queste persone, di fatto, rappresentano il futuro di Guardavalle.

Guardavalle ha bisogno di loro.

Devo confessare il mio rammarico, non tanto per me personalmente, quanto per l’amico Toto Purri, che ritengo persona capace, onesta e preparata, che avrebbe abbondantemente meritato di fare il Sindaco del nostro Comune.

Tra le motivazioni delle mie dimissioni c’è anche e soprattutto quella di fare spazio e di far fare esperienza ad un giovane.

Al mio posto, infatti, succederà il Dott. Domenico Antonio Pizzi e sono certo che saprà svolgere il ruolo di consigliere comunale di opposizione con intelligenza e serietà, con impegno e passione.

Personalmente, ripeto, darò il mio contributo lo stesso fuori dal consiglio comunale.

Rimango convinto che per affrontare la grave situazione che si è venuta a creare dopo 10 anni di desertificazione di ogni attività politica, sociale e economica sono necessari il concorso e l’unità delle migliori energie, che pure sono presenti nel nostro paese. Con un unico obiettivo: il bene comune. Guardavalle, 01/06/2023 – Dr Antonio Tedesco.>>