Foto e Video all’interno – SAM_8544“Non avevamo dubbi sui risultati incredibili che avremmo raggiunto”  è quanto riferisce l’organizzatore l’infermiere professionale Giovanni Montepaone, a conclusione  dell’iniziativa “Svestiamoci”, raccolta abiti usati, che si è svolta a Guardavalle lo scorso fine settimana.

2500 kg di indumenti usati, un risultato ampio che ci aspettavamo perchè eravamo a conoscenza della sensibilità dei Guardavallesi su tale tematica. L’operazione Svestiamoci è stata organizzata dal Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino di Guardavalle, in collaborazione con la Cooperativa sociale Felici da Matti di Roccella Ionica e l’Amministrazione Comunale di Guardavalle.

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Quello di raccogliere i vestiti non più usati è un gesto che va al di là del semplice “dono” di qualcosa che non serve. Perchè oltre a contribuire in questo caso ai progetti attivati dalla Cooperativa Sociale di tipo B Felici da Matti e a dare lavoro anche ai soggetti disagiati e ai malati mentali, si fa del bene all’ambiente evitando che tonnellate di rifiuti vengono eliminati e, grazie a questo fattore, si fanno risparmiare ai comuni migliaia di euro.

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Ma il risparmio è anche per l’ambiente – ha spiegato Montepaone. E’ stato calcolato (studio dell’Università di Copenhagen del 2008) che per ogni chilogrammo di abiti usati raccolto il risparmio per l’ambiente è pari a 3,6 kg di Co2 che non viene immessa nell’aria, 6000 litri di acqua che non viene consumata, 0,3 kg di fertilizzanti e 0,2 di pesticidi non dispersi nell’ambiente.

Calcolando una media di 0,10 euro a carico dei comuni per ogni chilogrammo di rifiuti smaltiti, con questa operazione il comune di Guardavalle ha risparmiato 250 euro. Raccogliendo e riutilizzando gli abiti scartati, si risparmiano i costi di smaltimento e non si consumano risorse naturali preziose dato che per produrre i vestiti vengono utilizzate materie prime pregiate.

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“Pochi sanno, ad esempio, che per produrre una semplice maglietta di cotone sono necessari fino a 11000 litri di acqua”- continua Montepaone. “I vestiti raccolti sono stati consegnati alla Cooperativa Sociale Felici da Matti, costituita nell’ottobre del 2003 a Roccella Ionica per volontà di un gruppo di persone unite da grande fede cristiana,già operanti nel locale Centro Sociale “Annarosa Macri”. L’obbiettivo della cooperativa è quello di creare un’impresa sociale,come da legge 381/91,per offrire opportunità di lavoro anche ai disagiati e ai malati mentali.

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E’, infatti, convinzione dei soci che, solo dopo e/o durante un percorso terapeutico-riabilitativo, un inserimento nel mondo del lavoro possa ridare dignità alla persona e conseguente inserimento nella comunità in cui vive.

“I guardavallesi, come sempre, hanno dimostrato la loro sensibilità verso queste tematiche”, – dichiara la presidente del CE.S.R.A.M. di Guardavalle dottoressa Maria Assunta Menniti – mi sento vivamente di ringraziare tutte le persone che hanno partecipato all’iniziativa, perchè ci stanno sostenendo tanto, in questo importante cammino ambientale e sociale. Abbiamo voluto premiare la persona che ha raccolto più abiti usati, questa è la signora Giovanna Pasquino che ha raccolto 199.8 kg di abiti. Al secondo posto si è classificata la signora Susi Bressi con 148,2 kg, al terzo posto si è classificato il signor Marziano Cosimo con 132,4 kg. Tutti riceveranno un attestato di merito,da parte del CE.S.R.A.M. di Guardavalle.”

All’iniziativa hanno partecipato 110 persone.

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