Ci risiamo, uno spettacolo triste e poco edificante quello delle affissioni selvagge, sporcano, deturpano il decoro urbano ed evadono le tasse sulle affissioni, con grave danno arrecato alle casse del comune. Alcune aziende dopo aver pagato le tasse di affissione si vedono coprire la loro pubblicità dal “furbo” di turno. Ormai succede dappertutto.
Molto singolare, invece, è quanto avvenuto a Guardavalle Centro (o Borgo), fate voi, dove l’incaricato alle affissioni del Comune, sicuramente per distrazione, ha “affisso” il manifesto che pubblicizza l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio dello stesso comune proprio dove, secondo il cittadino che ci ha inviato le foto, dovrebbe esserci scritto “Divieto di affissione” a caratteri cubitali (per dirla grossa!).
Le foto che pubblichiamo ci sono state inviate da un nostro lettore e provengono da Guardavalle, cittadina della Costa Jonica catanzarese e sono state inviate alla nostra redazione unitamente a quello che si legge di seguito:
“Nei centri storici riteniamo sia doveroso mantenere il decoro architettonico. In questo caso è proprio l’incaricato dell’amministrazione ad infrangere le regole con un manifesto per l’elezione del Sindaco. L’altro manifesto come mai si trova anch’esso li? Il muro appartiere ad uno dei più bei palazzi signorili del centro storico del paese. Ecco come viene descritta la struttura in questione: <<Il palazzo Falletti, ubicato al lato della chiesa del Purgatorio, su Via Garibaldi, mostra al suo ingresso due belle colonne in granito monolitico e un bel portale sempre in granito. La facciata è ornata con un bel bugnato, ottenuto dal sapiente uso di pietre e laterizi. Nell’intemo si può ammirare un bel cancello in ferro battuto, di pregevole fattura, opera di artigiani serresi.>>
“E’ uno dei fiori all’occhiello di Guardavalle – prosegue nella sua nota il nostro lettore – ma, sembra, del centro stico non interessa niente a nessuno. Chiedo di rimuoverli con l’urgenza del caso. Grazie a chi si adopererà. Un vostro lettore, ma prima un cittadino guardavallese.”
Come redazione non possiamo che dare ragione a chi ci scrive e unirci alla sua richiesta.