329Santa Caterica dell Jonio (Cz). Nota stampa del  Gruppo Consiliare “Rinnovamento per Santa Caterina”: <<Il Gruppo Consiliare “Rinnovamento per Santa Caterina”, dopo aver ricevuto la convocazione del consiglio comunale e aver ritirato il materiale messo a disposizione presso il Comune, si è presentato in modo costruttivo e propositivo a tale appuntamento. Si sono affrontati tutti i punti in programma che interessavano l’intera comunità, punti che nel presente comunicato cercheremo di esporre in modo sintetico allegando le nostre considerazioni in modo integrale.

Il Sindaco prima della discussione degli ordini del giorno ha sentito l’esigenza di dare a questo gruppo consigliare varie comunicazioni verbali, quindi soggette ad interpretazioni, delle quali prendiamo atto e che di seguito cercheremo di sintetizzare.

La prima comunicazione riguardava la carenza idrica del centro capoluogo : il Sindaco ha comunicato che il pozzo creato il località “Monaci” non ha dato i risultati sperati e si è dovuto intervenire ad effettuare un altro pozzo in località “Butulli”, che ha dato invece buoni risultati e che ha definitivamente risolto il problema idrico nel centro capoluogo facendo traboccare d’acqua i serbatoi. Continua il Sindaco, purtroppo c’è il problema dei troppi allacci abusivi e delle troppe e lunghe reti idriche comunali in essere nel territorio e per questo stiamo prendendo provvedimenti appropriati. Per quanto riguarda gli allacci abusivi ci avvarremo della collaborazione delle forze dell’ordine e a breve avremo dei risultati. Per quanto riguarda le numerose e lunghe reti idriche, da un monitoraggio effettuato, si è riscontrato sulla rete idrica Iumbo/S. Elia un consumo tre volte superiore al fabbisogno del paese. Per tale motivo sono stato costretto ad emettere ordinanza n°29/2014 di chiusura delle stessa rete idrica disponendo il monitoraggio di altre. Quindi nella stessa rete idrica verranno fatti i dovuti controlli per verificare le cause di tale emorragia d’acqua. In merito a questa comunicazione ci siamo sentiti in dovere di puntualizzare che dalle numerose lamentele dei cittadini a noi pervenute risulta tutto il contrario anzi ci sono casi di turisti che sono andati via per tale motivo. comunicazione abbiamo riferito che dalle lamentele dei cittadini che sono a noi pervenute non risulta così. Oltretutto, per quanto già detto in una nostra precedente interrogazione, la decisione di effettuare il pozzo in Località “Monaci” è stata alquanto frettolosa ed inopportuna ed ha portato una spesa inutile di € 55.000,00 che potevano essere spesi in altro modo, magari sostituendo, con delle nuove, le condotte idriche ormai fatiscenti del centro storico.

Per quanto riguarda la chiusura delle rete idrica Iumbo/San Elia si fa notare, che l’area sulla quale si è disposta la chiusura totale della fornitura di acqua ha in sito diversi insediamenti abitativi oltre numerose attività agricole che con questa decisione sono state messe letteralmente in ginocchio e costretti ad abbandonare la zona o addirittura chiedere la fornitura tramite autobotti a proprie spese. Numerosi cittadini vengono da noi arrabbiati di tale situazione in quanto dichiarano che pur pagando regolarmente i tributi relativi alla rete idrica sia nella quota fissa che nel consumo si trovano ad non usufruire di tale servizio. Noi chiediamo al Sindaco, considerato che è passato oltre un anno dall’insediamento di questa amministrazione ed essendo questo un problema antico, come mai si deve arrivare puntualmente nel periodo estivo per prendere decisioni o soluzioni tampone che non risolvono il problema ma risultano solo un modo per superare il periodo critico estivo?. Pertanto invitiamo il primo cittadino che faccia in fretta e con urgenza che il caso richiede per revocare tale ordinanza. La soluzione drastica adottata non può durare nel tempo e non deve essere una soluzione al problema. Pertanto si chiede al Sindaco di affrettrarsi ad individuare le causa di questa emorragia d’acqua affinchè venga ripristinata la regolare fornitura d’acqua, in tutto il territorio del comune, raggiunto dal servizio.

La seconda comunicazione ha riguardato il PSC e in particolar modo la presenza o meno, in detto piano, del Comune di Monasterace, argomento che verrà ridiscusso a Settembre al fine di pervenire ad una decisione finale utile per proseguire nella redazione del Piano.

.La terza comunicazione riguardava gli uffici del giudice di pace di Badolato, che rischiano la chiusura. La comunicazione verbale riferita dal primo cittadino in questa sede ha riguardato la gestione della sede del giudice di pace di Badolato, sede a rischio chiusura. In una riunione tenutasi presso la sede di Badolato si è deciso che i costi per il suo mantenimento non sono gestibili da parte di questa Amministrazione e pertanto si chiederanno al Ministero dei finanziamenti. Pertanto per la sopravvivenza di tale presidio si attende risposta.

La quarta riguarda il progetto accoglienza che dovrebbe portare a Santa Caterina circa 12 extracomunitari, solo uomini, che dovrebbero integrarsi con il territorio e che saranno gestiti da una cooperativa che si avvarrà anche di professionalità locali attraverso una selezione tramite la presentazione di curricula formativi e colloqui già in corso. Noi abbiamo affermato che è stato un errore non coinvolgere la popolazione locale su quanto deciso in merito. Considerato che questo non è stato fatto, crediamo utile una assemblea pubblica che spieghi, anche se in ritardo, in modo dettagliato e chiaro il progetto in questione. Inoltre abbiamo chiesto che sia fatta a rilevanza pubblica l’avviso di tale opportunità di lavoro presso questa cooperativa che opererà nel nostro.

Dopo queste comunicazione verbali si è passati agli ordini del giorno.

Per quanto riguarda il punto 2) e 3) riguardante l’approvazione di apposite convenzioni con il Comune di Badolato, riguardante il servizio scolastico e protezione civile, il nostro parere è stato negativo non nel merito ma nel principio in quanto il Comune di Santa Caterina dello Ionio è uno dei soci fondatore dell’unione dei comune e per la sua sopravvivenza stanzia nel bilancio e versa una quota associativa. Non si comprende perché stipulare diverse convenzioni con singoli comuni, che per altro fanno parte anch’essi della stessa unione, quando già esiste un soggetto giuridico che può adempiere a tali compiti, vedi servizio di polizia municipale, ecc…, con un sicuro risparmio per le casse comunale. Questo tipo di indirizzo amministrativo, è solo un modo per poter amministrare come prima, aggirando l’ostacolo dell’obbligo legislativo, e non un modo, come è nell’intenzione del legislatore, di effettuare un risparmio per l’Ente nella gestione dei servizi. Queste tipo di scelte politiche a nostro avviso risultano miopi e non favoriscono certamente la crescita del territorio. La nostra proposta è quella di ritirare lo schema di convenzione portato all’approvazione di questo consiglio, chiedendo al Sindaco e ai rappresentanti presso l’unione dei comuni, portare avanti la nostra proposta facendo in modo che la politica si appropri del suo ruolo presso l’Unione dei Comuni è diventi così punto centrale delle scelte dell’intero territorio. Sentito il Sindaco e considerato che questa amministrazione intende proseguire su questa linea il nostro voto è stato decisamente contrario.

Per quanto riguarda il punto 4) Centrale unica di committenza con il Comune di Guardavalle considerato che il legislatore a prorogato tale adempimento dal 1 Luglio 2014 al 1 gennaio 2015 per le forniture e i servizi e al 01 luglio 2015 per i lavori, si è ritenuto opportuno rinviare la discussione.

Per quanto riguarda il punto 5) l’acquisizione di immobili del demanio a titolo gratuito al patrimonio del comune, riguardante principalmente gli immobili costruiti, per i senza tetto in seguito allo alluvioni del 1951, in Santa Caterina Marina, dopo la promessa del Sindaco che ha dichiarato che “non darà in gestione o acquisto gli immobili che provengono da questa acquisizione a prezzi stracciati o ridotti, a differenza di come è stato fatto dalla precedente amministrazione con delle proprietà comunali dati per qualche spicciolo ai privati. Essi dovranno essere pagati e locati ad un giusto ed onesto prezzo. Il comune non può essere l’Ente da sfruttare perché e la casa di tutti e finché ci sarò io questo non avverrà”. Preso atto della dichiarazione di intenti del Sindaco, noi abbiamo ritenuto puntualizzare che, considerato che il catasto non è probatorio, chiediamo la verifica effettiva della proprietà con eventuali ipoteche o altro che potrebbero poi gravare di oneri imprevisti il bilancio comunale. Queste proposte e suggerimenti sono stati accettati ed il punto 5) è stato votato all’unanimità.

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Santa Caterina dello Ionio lì 16 Luglio 2014

Gruppo Consiliare “Rinnovamento per SantaCaterina”

(Geom. Domenico Caporale) (Sig. Giannini Santo Francescantonio)

F.to F.to

NOSTRE PROPOSTE ALLEGATE AGLI ORDINI DEL GIORNO:

CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 LUGLIO 2014

Punto ordine del giorno n°2 e 3) APPROVAZIONE SERVIZIO ASSOCIATO DELL’EDILIZIA E DELL’ORGANIZZAZIONE E DEI SERVIZI SCOLASTICI e PROTEZIONE CIVILE

Il Gruppo Consiliare “Rinnovamento per Santa Caterina”, dopo aver visionato i documenti consegnatoci riguardanti l’oggetto, prima della dichiarazione di voto esprime le seguenti considerazioni :

Il Comune di Santa Caterina dello Ionio è uno dei soci fondatore dell’unione dei comune e per la sua sopravvivenza prevede nel bilancio e versa una quota associativa. Non si comprende perché stipulare diverse convenzioni con singoli comuni, che per altro fanno parte anch’essi della stessa unione, quando già esiste un soggetto giuridico che può adempiere a tali compiti, vedi servizio di polizia municipale, ecc…, con un sicuro risparmio per le casse comunale. Questo tipo di indirizzo amministrativo, è solo un modo per poter amministrare come prima, aggirando l’ostacolo dell’obbligo legislativo, e non un modo, come è nell’intenzione del legislatore, di effettuare un risparmio per l’Ente nella gestione dei servizi. Queste tipo di scelte politiche a nostro avviso risultano miopi e non favoriscono certamente la crescita del territorio. Si ricorda inoltre che la legge impone l’associazione dei comuni ed una condizione essenziale che consiste nel dimostrare, a gestione conclusa del servizio, il risparmio reale per l’Ente sui costi dei sevizi. A nostro modesto avviso questo non avverrà. Dopodiché se non si raggiunge il risultato del risparmio ciò viene considerato come sperpero di denaro pubblico e del quale successivamente ne rispondono personalmente i tutti i soggetti del consiglio comunale che hanno approvato ciò. Noi riteniamo che lo sviluppo del territorio e quindi anche del nostro comune parte dall’unione dei comuni, Ente esistente giuridicamente a tutti gli effetti e non c’è nessuna necessità di creare altre associazioni nel sul interno. La nostra proposta è quella di ritirare lo schema di convenzione portato all’approvazione di questo consiglio, chiedendo al Sindaco e ai componenti facente parte a ogni titolo presso l’unione dei comuni, di far si che l’Ente stesso diventi punto centrale delle scelte dell’intero territorio. Se questo non rientra nei piani di questa Amministrazione chiediamo a questo punto di uscire dall’unione e creare le convezioni o associazioni che questa Amministrazione crede giuste affinché il nostro paese ricominci a crescere sia economicamente che culturalmente.

Alla luce di quanto esposto nel caso in cui la nostra proposta non viene accettata noi esprimiamo voto contrario all’approvazione dello schema di convenzione. I Sottoscritti Consiglieri Comunali ( Geom. Domenico Caporale) ( Sig. Giannini Santo Francescantonio)>>

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