Nel corso degli ultimi giorni sono state incrementate le attività di contrasto alla criminalità organizzata svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso le Compagnie dipendenti di Bianco, Locri e Roccella Jonica nell’ambito del piano denominato “focus ‘ndrangheta”.
Il rinnovato dispositivo di controllo straordinario del territorio, ha visto l’impiego di numerose pattuglie dell’Arma dei Carabinieri in una mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di contrastare la recrudescenza della fenomenologia criminale. In tale contesto i Carabinieri hanno eseguito controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta ed hanno identificato 249 persone a bordo di 138 veicoli.
All’esito dei mirati servizi:
i Carabinieri della Stazione di Locri, hanno tratto in arresto Simone Giuseppe, 37enne di Portigliola, già noto alle FF.OO., in quanto destinatario di un ordine di esecuzione per espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. Il medesimo, responsabile di truffa e ricettazione, è stato condotto presso la propria abitazione dove dovrà scontare la pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione;
i Carabinieri della Stazione di Careri hanno:
• tratto in arresto Marrapodi Vincenzo, 21enne di Bovalino, già noto alle FF.OO., in quanto destinatario di un ordine per espiazione pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. Lo stesso, riconosciuto definitivamente colpevole di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, è stato condotto presso la propria abitazione dove dovrà scontare la pena di 1 anno e 9 mesi di reclusione;
• denunciato un 65enne del posto per violazione di norme in materia di edilizia. Lo stesso avrebbe realizzato un manufatto in cemento con pilastri e solaio calpestabile, senza alcun permesso autorizzativo, l’immobile è stato posto sotto sequestro;
i Carabinieri della Stazione di Agnana Calabra hanno denunciato due 51enni di Siderno per estrazione abusiva di minerali, danneggiamento ed inottemperanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Gli stessi, in concorso tra loro, avrebbero estratto materiale inerte da una cava sita nel territorio del comune di Canolo, in uso ad una ditta già dichiarata fallita. L’area interessata è stata sottoposta a sequestro;
i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Locri hanno denunciato:
• un 55enne di Platì per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Lo stesso, nel corso di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di oltre 19 centimetri, che è stato sottoposto a sequestro;
• 8 persone, a seguito di mirati controlli nelle aree più degradate della giurisdizione, ove notoriamente sono presenti numerosi nomadi stanziali, per furto aggravato di energia elettrica. Gli stessi avrebbero manomesso il contatore dell’Enel delle proprie unità immobiliari al fine di eludere il reale consumo di energia elettrica. Durante i controlli, i Carabinieri hanno sequestrato vario materiale elettrico.