Il Gruppo Briguglio -Musumeci di Scuola Politica, sentita una relazione di Gianpiero Venuti, Responsabile per Territorio e Ambiente, ha approvato il seguente documento sulla bocciatura della Variante Salva-Colline al Prg: “L’obiettivo della Variante di salvaguardia al Prg “Salva Colline”, era quello di fare fronte alla fragilità del territorio e contemporaneamente produrre un rilancio dell’economia messinese che già da tempo versa in condizioni disastrose. La redazione della variante risale al 2012 quando il Comune commissionò all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), uno studio sulla propensione al dissesto del territorio che successivamente, messo a confronto con il piano geologico previsto dalla variante generale al PRG ha prodotto una valutazione su come ridurre gli indici in tutte le aree con propensione al dissesto, a partire da colline e torrenti. La redazione della ‘Variante di Salvaguardia’ avrebbe quindi dovuto offrire un’occasione per valorizzare il territorio suggerendo nuove opportunità di crescita e di riqualificazione dell’esistente, con l’obiettivo di fermare il consumo di suolo, consentendo nuove costruzioni solo in altezza, nell’ambito di riqualificazioni energetiche, strutturali ed architettoniche. In considerazione che la città si è stabilizzata da un punto di vista demografico, la variante al PRG non doveva essere uno strumento di espansione bensì di consolidamento all’interno di un perimetro già definito. Nello specifico il Piano aveva l’ambizione di tutelare l’ambiente attenzionando le debolezze idrogeologiche dei nostri territori ed adottando regole per migliorare la qualità della vita dei cittadini nel rispetto delle caratteristiche delle aree e valorizzando le grandi bellezze paesaggistiche di Messina. In particolare avrebbe comportato il divieto di costruire nelle colline, consentendo di trasferire le cubature di detti terreni non più “insediabili” in aree della città già urbanizzate.Da parte sua, l’Amministrazione Accorinti che, governando il Comune da 2 anni e mezzo, doveva presiedere al varo della Variante e chi ha provveduto alla sua redazione esecutiva, non hanno tenuto in debita considerazione le reali esigenze della cittadinanza in quanto hanno trascurato le osservazioni mosse al riguardo dagli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti e quelle evidenziate dal Genio Civile.In particolare le strategie adottate, soprattutto l’ostinazione nell’identificazione delle aree sulle quali trasferire le cubature, identificate nelle Zone Zir – Zis (per le quali tra l’altro non sono presenti neanche i piani di utilizzo così come previsto dalla legge Regionale n. 8 del 2012), non hanno trovato riscontro nelle reali esigenze sociali del territorio (vedi zone degradate del Rione Taormina, Camaro San Paolo, Viale Giostra, Viale Gazzi, ect.), aree sulle quali sarebbe stato auspicabile intervenire al fine di riqualificarle significativamente anche alla luce della prossima realizzazione della via del Mare. Nonostante molte delle criticità del Piano fossero state preventivamente poste all’attenzione, l’ Amministrazione Accorinti è andata avanti per la sua strada, chiusa nella sua autosufficienza e incompetente arroganza producendo l’ennesima beffa per la Città e vanificando il pur minimo tentativo di avviare un modello di sviluppo sostenibile. In questo caso è stata frustrata ogni possibilità di dare un po’ di ossigeno all’edilizia ormai ferma e nello stesso tempo di salvaguardare il paesaggio collinare e di preservare Messina da altri disastri idrogeologici. La Regione Siciliana stessa ha quindi bocciato la Variante al Prg del Comune di Messina evidenziando nella stessa che “in termini generali si considera la Variante insufficiente a poter affrontare un così diversificato numero di problematiche ed esprime parere negativo sulla non assoggettabilità proposta dalla stessa amministrazione comunale”. Un chiaro giudizio di incompetenza e incapacità di rapportarsi con le formazioni sociali e professionali che suona come ennesima bocciatura di un’Amministrazione sempre più lontana dai messinesi e dagli interessi permanenti della nostra Città”.