fratelli-d-italiaCon un documento la destra messinese aderisce alla Assemblea Cittadina di lunedì 29 settembre dinanzi al Presidio. “Non siamo certo noi a scoprire quanto l’Ospedale Piemonte sia il simbolo stesso della città, struttura che è sempre stata strategica per la assistenza sanitaria e per la formazione di intere generazioni di professionisti, medici e personale di comparto. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un continuo susseguirsi di impegni e promesse di riqualificazione e rilancio del presidio che costituisce a tutt’oggi garanzia di difesa di fasce deboli.

In ultimo la recente stoccata in perfetta aderenza all’ideologismo crocettiano, che invece di affrontare i problemi li criminalizza per coprire proprie incapacità di visione e di gestione, creando allarme sociale e indiscriminata cultura del sospetto. Nella cornice malata del non affrontare i problemi ma di un irresponsabile mettere le mani avanti si iscrive la fiaba del “buco” di 35 milioni di euro che il nuovo management progress del Papardo-Piemonte ha diffuso già all’atto dell’insediamento insieme alla volontà di ghigliottinare interi settori assistenziali producendo il declassamento del Papardo da Azienda a semplice Presidio Ospedaliero dell’Asp.

Temiamo che dell’alibistico j’accuse contro tutto e tutti finisca per farne le spese il Presidio Ospedaliero Piemonte, come merce di scambio di intenti e convenienze ondivaghe che si celebrano tra la cattiva politica ed i manager dalla stessa fiduciaramente nominati. Temiamo di ripercorrere la strada della dismissione del Presidio Ospedaliero Margherita o lapaventata colpevole perdita del Polo Oncologico di Eccellenza già costato alla Collettività ben 40 milioni di euro.

L’ indicazione alla riqualificazione del Presidio Piemonte nella direzione di Polo di Eccellenza Materno- Infantile, in naturale prosecuzione di ampia e numericamente corposa storia specialistica, Ostetrica e Pediatrica, ci aveva convinto di un cambio di passo della politica sanitaria regionale e cittadina. L’obbiettivo ambizioso di un Centro di Assistenza ai bisogni della madre e del bambino sulla scia della esperienza maturata dall’IPRCCS Giannina Gaslini di Genova, capace di attrarre nel medio periodo risorse oltre che dalla Sicilia, dall’intero Meridione d’Italia è ancora non solo possibile, ma imperativamente perseguibile, e nulla ha a che fare con la difesa di un diritto dell’area Nord della città o peggio degli interessi di pochi miopi.

Le ultime ipotesi di “cessione” all’ IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, appaiono speciose ed in atto troppo dipendenti da risoluzioni giuridico-istitutive afferenti allo stesso IRCCS e al Ministero della Salute, oltre che alla modifica di indirizzo della Legge Regionale 5 aprile 2011. Resta infine il nodo della vocazione naturale del Presidio Ospedaliero Piemonte alla area di servizio Emergenza- Urgenza. Oltre 32000 prestazioni l’anno del Pronto Soccorso Generale non sono immaginabili in altra sede che garantisca stessi flussi, stessa o migliore assistenza, stessi o migliori servizi alla utenza più debole.

Consideriamo dunque essenziale e non rinviabile, in subordine alla istituzione del Polo di Eccellenza Materno-Infantile, ragionare sul potenziamento dell’area di Emergenza-Urgenza ad indirizzo traumatologico. Un hub Trauma Center ad impronta anglosassone a costi ridottissimi e con organizzazione “on demand” da spokes periferici, rappresenta validissima alternativa nel progetto di riqualificazione del Presidio istituendosi un servizio proiettato su vastissima area territoriale ed in atto non operante altrove. Tale percorso peraltro si caratterizza per la perfetta sintonia con il Piano Nazionale/Regionale della Protezione Civile che, in un territorio a rischio come il nostro, individua la struttura del Presidio Ospedaliero Piemonte, integrata dalle aree dell’ex Ospedale Militare, quale punto di riferimento per la gestione della Emergenza in caso di calamità.

Ci aspettiamo che il Primo Cittadino, il Sindaco Accorinti, nel ruolo di massimo rappresentante del Diritto alla Salute della Città, esca dagli equivoci e si assuma la responsabilità di rivedere le ultime posizioni espresse e con la quali ha di fatto abbandonato ad un destino di dequalificazione a PTA, poliambulatorio o, peggio, RSA il Presidio Ospedaliero Piemonte e che la nuova direzione dell’Azienda abbia un momento di ravvedimento positivo”

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