Di seguito la nota di risposta di Giuseppe Grioli, Segretario Cittadino Patito Democratico, alle dichiarazioni alle dichiarazioni dell’on. Germanà in merito alle proposte del PD inviate al Presidente Crocetta. <<Il Partito Democratico di Messina apprende con soddisfazione le dichiarazioni dell’on. Germanà con le quali invoca una maggiore efficacia nei controlli e trasparenza nell’azione amministrativa degli enti locali. Ricordiamo, così come ricordano tutti i messinesi, che il Comune di Messina è stato governato dal 2008 fino a pochi mesi fa da un Sindaco che ricopriva anche la carica di coordinatore provinciale del partito del quale l’on. Germanà è autorevole esponente. L’esponente del PDL si è accorto solo adesso che a Messina c’è “qualche problema” sugli equilibri economico-fnanziari e siamo lieti di averlo stimolato con la lettera al Presidente Crocetta.
Con molta umiltà ci stiamo sforzando di dare alla città di Messina ancora una speranza dopo anni di assoluta chiusura dell’Amministrazione Buzzanca ad ogni tipo di proposta che andasse nella direzione di un risanamento dei conti dell’Ente. Abbiamo contestato la messa in liquidazione dell’ATM e di Messinambiente, abbiamo avanzato proposte alternative sul governo delle società partecipate, abbiamo lanciato l’allarme sulla inesigibilità di parecchi crediti che venivano riportati nei documenti contabili per tenere in piedi un equilibrio discutibile, abbiamo chiesto chiarezza e scelte che non ci sono state. Oggi nell’invocare una concertazione con il Commissario Straordinario del Comune di Messina vogliamo che la città non paghi il prezzo di un governo della cosa pubblica irresponsabile. La Corte dei Conti sul punto è molto chiara nell’ultima ordinanza.
Mi farò carico d’inviare all’on. Germanà copia integrale della lettera contenente le nostre proposte così avrà modo di conoscerle nel dettaglio. Come saprà il parlamentare del PDL il Governo ha apposto la fiducia sul testo di conversione del D.l. 174 accogliendo solo l’emendamento che innalza da 100 a 200 euro per abitante la quota del fondo di rotazione spettante ai Comuni che accedono alla procedura di salvataggio ed un altro che elimina un impedimento che avrebbe chiuso l’accesso alle misure del decreto al Comune di Messina e ad altri Comuni in condizioni simili. Proprio l’apposizione della fiducia alla legge ci ha spinto a rivolgerci al Presidente della Regione affinché apra un confronto con il Governo Monti per dotare i Comuni che versano in condizioni simili a quelle del Comune di Messina di strumenti normativi (senza ulteriori spese per lo Stato) che aiutino a rendere sostenibile il Piano Pluriennale di Riequilibrio. Se il Governo lo vorrà potrà trovare il modo di adottare tali norme anche con un altro decreto. Forse tutto ciò apparirà fumoso o demagogico, ma l’ultimo che ci accusava di demagogia era proprio il Sindaco di Messina che probabilmente se avesse ascoltato almeno un decimo delle nostre proposte non avrebbe trascinato il Comune sull’orlo del baratro.
Non comprendiamo a chi si riferisca l’on. Germanà quando parla dell’inutilità di richiedere aiuti. Forse si riferisce alla richiesta di sostegno economico invocata dal Commissario Croce nel corso della riunione con i parlamentari regionali? Noi siamo fin troppo consapevoli dell’impossibilità oggi di ottenere risorse a fondo perduto dallo Stato e dalla Regione e per questo ci stiamo sforzando con ogni mezzo per uscire dal guado in cui la città è piombata non certo per causa nostra. I cittadini pretendono chiarezza e verità e noi la pretenderemo fino in fondo ma allo stesso tempo sappiamo cosa può determinare per una città in agonia come Messina la dichiarazione del dissesto finanziario e per questo fino a quando ci sarà una sola possibilità di entrare nella procedura salva comuni noi la sosterremo e per questo abbiamo studiato e approfondito alcune misure straordinarie.
Ci dispiace che le nostre proposte non abbiano convinto l’on. Germanà che forse ci vuole far credere che l’interrogazione al Ministro dell’interno da lui presentata sia più efficace e meno fumosa della nostra iniziativa. Il tempo è galantuomo.>>