MessinaSud.com riceve e pubblica – Abbiamo gioco facile nel dire che se le nostre proposte fossero state ascoltate oggi non avremmo assistito alla vergognosa condizione in cui è piombata la nostra città. Ci siamo stancati di ripeterlo, ma oggi abbiamo l’onere di dire che non ci sono giustificazioni, non ci sono scusanti, solo responsabilità precise dell’amministrazione comunale che ha giocato con un contenzioso irresponsabile tra ATO e Messinambiente. Il Sindaco ha lasciato nell’incertezza Messinambiente in un balletto inaccettabile tra ricapitalizzazione e liquidazione, primo caso in Italia di un Comune che ha un contratto di servizio con una società di sua proprietà di cui nomina i vertici, e contestualmente tenta con tutti i mezzi di surclassarla accompagnandola alla morte per asfissia. Dalmazio si è dimesso all’indomani dello stop da parte del Sindaco alla realizzazione degli impianti per la separazione secco/umido e gli impianti di biostabilizzazione (ottobre 2010) dopo un lungo iter che aveva impegnato risorse e progetti da parte della stessa società. Stop irragionevole e ingiustificato. Abbiamo contestato tutte le scelte dell’amminsitrazione comunale che andavano per assurdo nella direzione dell’emergenza rifiuti, verso una gestione sempre più dipendente dalla discarica di Mazzarrà S.Andrea e sempre meno capace di adeguarsi agli standard della raccolta differenziata previsti dalla legge. Abbiamo sostenuto la necessità di individuare un partner privato per la società del comune attraverso una gara per introdurre nel sistema pubblico capacità economica e investimenti per il parco mezzi e per l’impiantistica innovativa. Abbiamo presentato tutto questo in Consiglio Comunale ed il gruppo del PD ha condotto una battaglia aspra portando il Consiglio a votare l’ODG contenente le nostre proposte. L’A.C. non ha seguito l’indirizzo del Consiglio che è l’organo rappresentativo della volontà dei messinesi.
In piena estate la nostra città tocca con mano l’epilogo di una gestione della cosa pubblica fallimentare. Non bastava Messinambiente con i suoi 500 dipendenti, non bastava l’altro gruppo di lavoratori dell’ATO 3 che all’occorrenza fanno un pò di scerbatura qua e la per la città, il Sindaco esce fuori la trovata dei 300 disoccupati destinatari di ammortizzatori sociali che saranno presi in carico nel nuovo servizio istituito presso l’ufficio di gabinetto del Sindaco con il compito di provvedere alla manutenzione delle strade e del verde dopo aver lasciato in mezzo alla strada i 19 lavoratori della manutenzione strade. Ci chiediamo: era necessario istituire un terzo centro operativo che si inserisce nel caos determinato dalla gestione approssimativa di questi anni creando altre sovrapposizioni? Forse il Comune è in condizioni di assumere 300 persone? Sono pochi i dipendenti in carico a Messinambiente e all’ATO per una gestione efficiente del ciclo integrato dei rifiuti e dell’igiene cittadina? Che nessuno pensi di alimentare aspettative che oggi non possono essere soddisfatte. I trecento cassintegrati che l’a.c. vuole precettare non potranno essere stabilizzati perchè il comune e le società partecipate hanno semmai il problema di un eccesso di personale.
Il vecchio sistema degli LSU che poi si trasformano in dipendenti comunali non può più essere praticato. Occorre che tutti quanti noi ci concentriamo su politiche del lavoro che vadano oltre gli enti pubblici e si concentrino su uno sviluppo fondato su investimenti, infrastrutture, attività economiche legate alle potenzialità della città. Quindi a cosa serve prendere 300 persone per 6 mesi? Una sorta di usa e getta giustificato dal fatto che costoro prendono un sussidio da parte dello stato perchè hanno perso il lavoro. A nostro avviso bisogna eliminare la pluralità dei soggetti che intervengono sullo stesso settore e concentrare tutto su un unico soggetto che deve rispettare un contratto di servizio con il Comune e nella misura in cui esso non viene rispettato si individuano le responsabilità personali ed erariali. Oggi tutti sembrano responsabili e nessuno lo è veramente.
Il nostro giudizio è netto, Buzzanca ha fallito. Tre anni di non governo della cosa pubblica in cui ha accentrato tutto nelle sue mani ed in quelle del pluri incaricato Ruggeri. Siamo stati contro i doppi e tripli incarichi perché questi sono incompatibili con il buon funzionamento della macchina amministrativa.
Abbiamo cercato dall’opposizione di correggere la rotta di un’amministrazione alla deriva, lo abbiamo fatto con atti formali, oggi dinnanzi alle vergogne ampiamente documentate dall’informazione cittadina non ci resta che auspicare una rapida conclusione dell’esperienza amministrativa del centrodestra.
Il Segretario Cittadino del PD
Giuseppe Grioli