dopo-2Il direttore Vera Greco: «Ricomincio da… Francavilla!». L’obiettivo di configurare di un punto di attrazione nel circuito dei percorsi del Parco sarà realizzato a breve termine esponendo i preziosi ritrovamenti a Palazzo Cagnone.

 Un primo passo nel percorso di valorizzazione degli scavi archeologici di Francavilla di Sicilia all’interno del circuito del Parco Archeologico di Naxos-Taormina. Sono stati completati gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione del sito di contrada Fantarilli. L’area è stata liberata dalla sterpaglie e dai materiali della struttura di copertura crollata sotto il peso della neve lo scorso febbraio. Francavilla di Sicilia costituisce una preziosa risorsa del Parco Archeologico di Naxos-Taormina in quanto gli conferisce la possibilità di includere aree veramente straordinarie, con enormi potenzialità attrattive, quali la valle dell’Alcantara e i suoi luoghi ricchi di testimonianze preistoriche, sicule e bizantine.

«L’intervento appena ultimato – afferma il direttore Vera Greco – si qualifica come la prima e concreta azione verso uno dei beni che fanno parte a pieno titolo del Parco Archeologico di Naxos-Taormina, ma che ancora non sono entrati a pieno regime nel processo di valorizzazione e messa in rete di questa preziosa risorsa del Parco».L’obiettivo del direttore, l’arch. Vera Greco, di configurare un punto di attrazione nel circuito dei percorsi del Parco Archeologico di Naxos-Taormina sarà realizzato a breve termine, anche a seguito delle appassionate richieste dell’amministrazione comunale, musealizzandoi preziosi repertida esporre a Palazzo Cagnone.

Era febbraio del 2017 quando a causa di una forte e copiosa nevicata crollavano le fragili ed ormai obsolete strutture di copertura degli scavi archeologici costruiti nel tempo dal Parco Archeologico di Naxos-Taormina e dalla Soprintendenza BB.CC.AA di Messina. Al momento del crollo il sindaco di Francavilla di Sicilia informava tempestivamente Parco e Soprintendenza tramite l’organo del Comitato Tecnico Scientifico, ma per una serie di fattori, dei quali decisivo fu quello della indisponibilità economica, la struttura metallica di copertura giaceva per mesi, irrimediabilmente crollata, sugli scavi. A seguito della riconosciuta autonomia finanziaria del Parco Archeologico di Naxos-Taormina è stato possibile provvedere alla rimozione del materiale, alla pulizia e alla riqualificazione dell’area. «In un lasso di tempo veramente breve – spiega il direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina –siamo riusciti a reperire le risorse finanziarie ed intervenire per mettere in sicurezza l’intera area attorno al sito archeologico di Francavilla di Sicilia grazie sia al validissimo lavoro del team del Parco, formato dal dirigente della unità operativa Agostino Messana, dall’archeologa Maria Grazia Vanaria, dal funzionario direttivo Carmelo Pavone e dall’operatore Santo Marino, che dell’impresa Scinardo, la quale ha impiegato un congruo numero di personale per ottenere in tempi record il risultato oggi sotto gli occhi di tutti».

 

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