Crotone – Riceviamo e pubblichiamo. “Se il Governo mantiene ferma la volontà di chiudere ben 69 uffici giudiziari al Sud sarà tra i più efficaci incentivi resi alla criminalità organizzata dallo Stato per incrementare la propria capillare presenza sul territorio e produrre livelli sempre maggiori di fatturato ad oggi, secondo alcune stime, rappresentato da circa 140 miliardi di euro”. Il grido di allarme arriva dalla senatrice calabrese del Pdl, Dorina Bianchi.
“Il decreto di attuazione della delega sulla revisione geografica giudiziaria – continua la senatrice Bianchi – comporta, infatti, la soppressione di 37 Uffici Giudiziari in Sicilia, 5 in Calabria, 13 in Campania e 14 in Puglia. Un vero e proprio atto di resa da parte dello Stato di fronte alla malavita organizzata che affligge l’Italia meridionale”.
“I tribunali nel Mezzogiorno d’Italia” – prosegue la Bianchi – “costituiscono dei presidi di legalità indispensabili al fine di fronteggiare il fenomeno della criminalità organizzata e la loro presenza deve essere garantita in modo da assicurare ai cittadini il principio di diritto di prossimità della giustizia. E’ necessario intraprendere una battaglia in difesa di quei principi di giustizia e legalità che rischiano di essere annullati. A questo scopo – conclude la senatrice Bianchi – ho presentato una mozione affinché il Governo, in Calabria e nelle altre Regioni ad elevata densitá criminale e mafiosa, mantenga aperti tutti gli uffici giudiziari evitando di commettere un grave errore politico e istituzionale che farebbe aumentare il senso di sfiducia verso le Istituzioni tutte, favorire i lucri illeciti dei sodalizi criminali e mettere in ginocchio il sistema imprenditoriale”.