Dopo tre mesi di indagini una prima svolta per la scomparsa di Agostino Ascone, l’imprenditore agricolo che nel tardo pomeriggio del 27 dicembre 2021 era scomparso, senza fare ritorno alla sua abitazione della frazione di Amato di Taurianova ed ai suoi affetti.
Questa mattina, i militari del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un provvedimento di «fermo di indiziato di delitto» emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, a carico di I. S., moglie della persona scomparsa, di S. A. F., legato alla donna, e di G. T., ritenuto complice dei due.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, sono state effettuate dai militari del Nucleo Investigativo di Gioia Tauro, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova e con l’intervento specialistico del personale del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina e del Reparto Anticrimine di Reggio Calabria.
Attraverso una serie di puntuali approfondimenti investigativi anche di natura tecnico-scientifica, svolti con grande professionalità ed impegno, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire gli ultimi movimenti della vittima prima della sua scomparsa ed a individuare i soggetti che, allo stato degli atti, si assumono essere responsabili della sua morte e dell’occultamento del suo cadavere.
Il delitto appare maturato in un ambiente caratterizzato dal codice comportamentale della ‘ndrangheta, caratterizzato dal regime di omertà e dalla forza di intimidazione che i diretti interessati sono consapevoli di esercitare.
L’ipotesi investigativa che ha condotto all’emissione del Decreto di fermo dovrà ora trovare una prima conferma da parte del Giudice per le indagini preliminari in sede di convalida.