GUARDAVALLE (CZ) – L’iniziativa parte da due ragazzi, studenti universitari, di Guardavalle: Salvatore Garzaniti e Francesco Valente. Una versione nostrana e molto meno impegnativa di quanto siamo abituati a vedere in “Giochi senza frontiere”. L’evento, che si è svolto a Guardavalle Marina, dall’otto al quattordici agosto 2012, è riuscito a coinvolgere buona parte di residenti e turisti, sia come protagonisti che come spettatori.

Nasce perché, complice anche la crisi che sta coinvolgendo l’intera nazione, si vuole dare a questa cittadina turistica della costa jonica catanzarese un po di “movimento” a poco prezzo.

L’iniziativa si avvia, – afferma Salvatore Garzaniti – quando nei primi di maggio, con la realizzazione di una pagina su Facebook si proponeva di raccogliere nuove idee di giovani da mettere in pratica e da condividere con la cittadinanza. Una delle idee è stata proprio “Giochi senza Quartiere” suggerita da Francesco Valente.”

Lo stesso Valente in una intervista dice: “l’organizzazione alle prime armi, non è stata perfetta, ha fatto quello che ha potuto, non ci si aspettava una totale partecipazione della popolazione. Pensavamo di organizzare un evento che riuscisse a far divertire un gruppo limitato di persone. Io e Salvatore e chi  collaborava all’organizzazione pensavamo di mettere in piedi qualcosa che facesse uscire la gente dal guscio e creasse occasioni di incontro e amicizia, ed il bilancio di questa prima edizione non può che non essere largamente positivo.”

La suddivisione in Squadre o Rioni – spiega Francesco Valente – era dettata da aspetti storici e sociologici. L’esigenza era quella di suddividere il territorio comunale in zone più o meno omogenee in grado di organizzare una squadra per la competizione. Con l’aiuto del Prof. Valentino Ussia abbiamo diviso Guardavalle Marina in sei quartieri. Purtroppo per motivi di tempo non siamo riusciti a coinvolgere i ragazzi di Guardavalle Superiore, cosa che ci proponiamo di fare il prossimo anno.

Ci riteniamo molto soddisfatti – dichiara Salvatore Garzaniti – l’obiettivo è stato raggiunto. Siamo riusciti ad ottenere una larga partecipazione. Abbiamo avuto modo di vedere gente che trattava l’argomento “Giochi senza Quartiere” per diverse ore della giornata, persone che prima erano solo conoscenti e grazie all’iniziativa hanno instaurato un rapporto di amicizia. L’aggregazione sociale era, appunto, uno degli scopi principali del gruppo.

 I sei Rioni, dunque, sono nati a tavolino: Sena, Vescovado, Vinciarello, Timpone della Torre, Grillo e Borgorosso. I Rioni, così composti, non erano il fine della manifestazione, ma il mezzo per attuarla.  Con lo svolgersi dei primi giochi, con grande sorpresa e soddisfazione, si è notato il crescere di un notevole senso di appartenenza al proprio Rione e questo non solo nei ragazzi e nei giovani ma anche delle persone adulte e di una certa età.

Molto entusiasmo negli organizzatori e nei giovani direttamente interessati alla competizione. Giochi semplici, realizzati con pochi mezzi, un po’ di fantasia ed una grandissima passione. Tra questi anche quiz di cultura generale messi a punto da Franco Vetrano, uno dei ragazzi (un po cresciuto!!) dell’organizzazione.

L’edizione 2012 di “Giochi senza Quartiere” a Guardavalle è stata vinta dal Rione Borgorosso, dove per l’occasione i componenti della squadra, guidati dalla simpaticittima rappresentante Franca Galati, hanno organizzato una grande festa terminata a tarda notte con giochi pirotecnici.

“Borgorosso ha vinto – dichiara Franca Galati – perché all’interno c’era molta collaborazione.”

Grazie a tutti i ragazzi (e non) dell’organizzazione che ci hanno fatto vivere  una settimana diversa e molto divertente. Attendiamo con ansia l’estate prossima………

 

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