Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Taormina, all’esito di mirata attività investigativa, hanno denunciato in stato di libertà due minori della provincia di Catania per il reato di furto aggravato in concorso.
In particolare, nel corso del fine settimana, i militari dell’Arma erano stati allertati da una bagnante che era stata vittima di furto di alcuni effetti personali mentre si trovava in spiaggia. La vittima, dopo aver realizzato di essere stata derubata, prima di chiamare il 112 NUE, aveva notato due persone di giovane età allontanarsi velocemente, di cui riusciva a fornire una sommaria descrizione ai militari intervenuti. Sulla base delle prime indicazioni i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile riuscivano ad individuare ed identificare, quasi nell’immediatezza, uno dei presunti autori del furto. I successivi accertamenti investigativi, condotti con l’ausilio di personale della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos, anche attraverso la visione di alcune immagini di videosorveglianza, consentivano di identificare compiutamente anche il secondo complice, ovvero un altro minore della vicina provincia di Catania.
Dagli accertamenti esperiti è emerso che i due minori, approfittando della distrazione della vittima, si sarebbero impossessati di una borsa da donna, lasciata sulla spiaggia, contenente all’interno una modica somma di denaro contante, nonché due telefoni cellulari.
La perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione di uno dei minori ha permesso di recuperare e sottoporre a sequestro una somma contante di 100 euro, ritenuta provento della vendita del materiale oggetto di furto.
Sono in corso indagini da parte dei militari dell’Arma al fine di identificare gli autori di altri furti perpetrati nei giorni scorsi sulla spiaggia di Giardini Naxos, con lo stesso modus-operandi.
I due minori sono stati pertanto deferiti in stato di libertà alla Procura dei Minori di Messina per il reato di furto aggravato in concorso.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.