Continua la querelle “presidenziale” in seno al “Gal-Serre Calabresi”: sei membri del consiglio d’amministrazione – Domenico Buttiglieri (vicepresidente), Giuseppe Maida, Giovanni Sgrò, Domenico Guido, Natalino De Gori e Giuseppe Cerullo – hanno infatti deciso di non partecipare alla riunione del “Cda” fissata per il 15 marzo perché «non riconoscono – hanno scritto in un telegramma notificato prima della riunione, andata poi deserta – la legittimità dell’organo che ha sottoscritto la relativa convocazione». E a convocare quella riunione era stato Renato Puntieri, eletto presidente in un’assemblea dei soci che si è svolta a Catanzaro nei mesi scorsi e che è diventata il pomo della discordia, venendo subito bollata come «illegittima» dal presidente Vincenzo Olivadese, che nel contempo era stato sfiduciato. Accanto a uno scontro verbale che va avanti ormai da mesi tra le opposte fazioni, di fatto, oggi, si assiste a una sorta di “coabitazione” – a distanza, visto che Puntieri sta negli uffici “Gal” di Chiaravalle Centrale mentre Olivadese in quelli di Isca sullo Jonio – sulla quale si pronunzierà la giustizia civile, alla luce dei due ricorsi (ordinario e cautelare) contro l’atto di nomina del nuovo presidente presentati proprio da Olivadese e dai sei membri del Cda che hanno sottoscritto il telegramma (più Carlo Bova, assente nei giorni scorsi per impegni di lavoro). Nel frattempo, hanno specificato i sei consiglieri, «in attesa che arrivi la decisione giudiziale in merito alle procedure intraprese, i sottoscritti, per senso di responsabilità della funzione che ricoprono e per garantire la gestione amministrativa della società, informano che il vicepresidente in carica, Domenico Buttiglieri, convocherà il prossimo Cda per i temi che saranno specificati nel relativo ordine del giorno, compreso quello riguardante l’approvazione del bilancio, sebbene il termine ultimo sia previsto in via ordinaria per il 30 aprile 2011 e straordinaria per il 30 giugno 2011».
Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri