Assemblea dei Soci del FUA Messina a palazzo Zanca.

È stata approvata oggi dall’Assemblea dei Sindaci del FUA, riunitasi a Palazzo Zanca la strategia da proporre all’autorità di gestione, Regione siciliana, nell’ambito dell’ Area Urbana Funzionale, di Messina.

Alla presenza del sindaco di Messina Federico Basile, cui hanno preso parte i sindaci di Spadafora Tania Venuto; di Villafranca Giuseppe Cavallaro; per il comune di Venetico il vicesindaco Salvatore Mezzatesta; il sindaco di Rometta Nicola Merlino; il sindaco di Saponara Giuseppe Merlino; il primo cittadino di Scaletta Zanclea Gianfranco Moschella; del comune di Itala Daniele Laudini; e per Ali Terme l’assessore e vicesindaco Carmelo Melato.

Alla riunione ha preso parte anche il direttore generale del Comune di Messina, ente capofila, Salvo Puccio in qualità di reggente dell’ufficio tecnico ed amministrativo del comune capofila della stessa FUA. Fua, il fondo per l’area urbana funzionale, vede protagonisti nove comuni del territorio messinese.

Si tratta appunto di Messina, Alì Terme, Itala, Rometta, Scaletta Zanclea, Spadafora, Venetico e Villafranca Tirrena un sistema di enti locali territoriali finalizzato alla programmazione di risorse per  la riqualificazione e rigenerazione urbana in risposta anche al contrasto del disagio socio-economico e abitativo; alla creazione di nuove attività economiche e culturali attraverso il supporto del settore dell’ICT con ricadute sul sistema turistico nonchè la rivitalizzazione di quelle esistenti; le tematiche della sostenibilità in riferimento ai cambiamenti climatici e alla transizione verso un’economia circolare; la digitalizzazione dei servizi e, più in generale, l’incremento dei servizi ai cittadini compresa la mobilità urbana sostenibile.

Obiettivo della strategia comune sarà quello di investire in quei settori che hanno la necessità di essere supportati per colmare il gap con altre aree regionali e nazionali e valorizzare quei settori che costituiscono il punto di forza dell’area nord orientale della Sicilia. “La strategia comune dovrà essere quella dell’equità territoriale”, hanno dichiarato i sindaci presenti,  “con finalità di sviluppo dell’area, per un piano di interventi, da costituire allorquando si avranno chiari i margini di investimento e le regole di gestione e controllo, che deve confrontarsi con altri programmi di finanziamento e sviluppo, con i piani settoriali e generali oggi esistenti, e sulla qualità progettuale, nel significato più ampio, che deve essere sempre alla base di una corretta gestione delle opere e dei servizi che si vogliono dare alla cittadinanza”.

Prossimo passo sarà quello della scelta delle operazioni da attuare in coerenza con la strategia oggi proposta e che afferiscono alla programmazione europea PO FESR 2021-2027.