“Come amministratore della Fondazione, ma soprattutto come cittadino calabrese pienamente consapevole del ruolo positivo che ormai ha assunto la Fondazione nel contesto della sanità regionale, non posso più accettare il continuo rinvio del protocollo d’intesa, condizione primaria per garantire la prosecuzione delle attività. Ben venga quindi, anche una intesa parziale con l’Università, se questa è davvero il preludio di un nuovo corso. L’Ufficio del Commissario ha il dovere di valutare – siamo convinti che lo farà in modo imparziale – tutti gli effetti del protocollo d’intesa, con la massima urgenza, perché una ulteriore dilazione dei tempi potrebbe produrre disservizi sostanziali a tutto il sistema sanitario regionale, ma soprattutto ai pazienti che nella Fondazione ormai hanno trovato il giusto equilibrio tra cure e costi famigliari complessivi.“È ora di chiudere questa fase d’incertezza per ridare fiducia ai pazienti oncologici della Fondazione Campanella e a tutti dipendenti”. Lo afferma Ferdinando Cosco, consigliere della stessa Fondazione. “Pur rispettando il lavoro meticoloso e quotidiano dell’Ufficio del Piano di rientro, ci sembra sia giunto il momento di prendere decisioni immediate, volte a garantire non solo la qualità dei servizi assistenziali e di ricerca sin qui assicurati dalla Fondazione e dall’Università Magna Graecia, ma anche i posti di lavoro dei dipendenti, verso i quali bisognerebbe avere più rispetto considerato che molti di questi, sanitari e amministrativi, sono diventati veri e propri stacanovisti, effettuando diverse ore in più di quelle contrattualmente previste, senza ricevere alcuna retribuzione aggiuntiva od oneri diversi da quelli che sono riconducibili allo stipendio netto”.
La “risorsa” che ormai rappresenta la Fondazione Campanella, checché se ne dica, non può essere in alcun modo ignorata, né si può mettere in discussione il mantenimento degli attuali standard occupazionali in una regione già così martoriata”.
“Ecco perché, come consigliere della Fondazione, – conclude Ferdinando Cosco – invito regione e università, ma soprattutto i sub commissari a prendere immediate e definitive decisioni, per rasserenare gli animi di pazienti e dipendenti”. (Vincenzo Ursini)
Nella foto vdal web: Ferdinando Cosco