Il risultato elettorale di Fratelli d’Italia, del Nuovo Centrodestra, di Forza Italia e della Lega dimostra che i partiti di destra subiscono una flessione in termini numerici dei consensi anche rispetto alle politiche del 2013. In una logica proporzionale intenta a superare lo sbarramento del 4%, era normale che ciascuno di tali partiti esaltasse le proprie posizioni peculiari a scapito di una visione condivisa sul futuro dell’Europa. Ma un collante, un progetto d’insieme, una base programmatica si deve ricercare affinché le varie opposizioni di destra possano un domani riproporsi quale seria alternativa di governo. Questo, in sintesi, il risultato dell’analisi del voto fatta dalla FederAzione Nuova Destra all’indomani del voto europeo.
“Il centrodestra – si interrogano i componenti del Comitato federale della neonata FederAzione -dovrebbe prioritariamente chiedersi cosa fare per recuperare i consensi di chi è rimasto a casa e ha riempito le fila degli indifferenti e dei delusi, degli incazzati, di coloro che non sono disponibili a giochi elettorali, di chi ha votato per Beppe Grillo ed in minima parte anche per i verdi. A nostro parere, diventa prioritario gettare le basi di una visione comune e di un programma condiviso per il futuro dell’Italia e dell’Europa”.
La FederAzione Nuova Destra, pertanto, dopo il risultato delle europee, è sempre più convinta che il cammino intrapreso a livello cittadino e provinciale sia quello giusto.
Un nuovo modo di fare ed interpretare la politica che ha fatto sì che a Messina, da mesi, si riuniscano e si confrontino rappresentanti del centrodestra cittadino, dai radicali ai moderati. Esponenti di varie forze politiche e dell’associazionismo che hanno ritrovato dei principi condivisi e soprattutto l’ambizione comune di essere una serie alternativa nel governo del territorio.
“Abbiamo cominciato dalle metodologie organizzative – spiega Franco Tiano, portavoce della FederAzione – e dalla condivisione di un progetto basato sulla partecipazione e sulla ricerca di una visione e di una sintesi rispettosa delle varie sensibilità ma al contempo univoca sugli obiettivi e sulle tappe per raggiungerli”.
La destra ha molto da dire e da fare in Italia e il successo di Matteo Renzi è solo un libero accesso alla governabilità, una parentesi obbligata per non cadere negli insensati proclami del mondo a 5 stelle. I dati elettorali della provincia di Messina, sommando i consensi delle opposizioni e degli astenuti, dimostrano che la strada intrapresa dalla FederAzione è condivisa ampiamente.
Adesso più che mai rivendichiamo una destra nuova e pulita, ricca di idee e di proposte, non asservita ai palazzi né ai politici di professione.
Continuiamo a costruire le fondamenta della casa di tutti gli italiani a partire dai messinesi.