fc francesco taverniti

Di seguito il testo integrale della nota diffusa stamani da Francesco Taverniti, Direttore Generale dell’FC Guardavalle: <<Molti pensavano che la gloriosa storia del Football Club Guardavalle fosse arrivata ai titoli di coda solo perché l’anno scorso abbiamo affrontato il Campionato senza ambizioni retrocedendo. Società che ci avevano sempre rispettato e temuto, sportivamente, hanno cambiato atteggiamento solo perché non eravamo più forti come gli anni precedenti. Nonostante tutto abbiamo vinto delle partite e gli sconfitti, in modo anti sportivo, hanno utilizzato mezzucci e calunnie per delegittimare il risultato decretato dal campo.

Con la chiusura dell’annata scorsa pensavamo di aver visto e vissuto il peggio della nostra storia. L’ultimo Comunicato ufficiale della F.I.G.C. L.N.D. ci ha trovati completamente spiazzati in quanto si riferisce a presunti episodi accaduti quasi un anno fa e la mia sospensione ci ha lascisti più che interdetti. La commissione ha preso per oro colato quanto riferito dal Sersale ignorando che nulla di quanto da loro denunciato era stato verbalizzato dalla terna arbitrale e dalle forze dell’ordine presenti allo stadio. Pensavo fosse superfluo intervenire a difesa di fatti solo riferiti anche perché in passato son dovuto scendere a mie spese da Roma per essere ascoltato su episodi che non avevano bisogno di approfondimenti. L’unica cosa vera è che sono intervenuto nello spogliatoio del Sersale richiamato dal trambusto provocato dal calciatore del Sersale che era stato espulso (Gerace Mario) uscito dal campo sanguinante all’arcata sopraccigliare per uno scontro di gioco e che nervoso e aggressivo si sfogava con il suo allenatore sferrando calci e pugni ai borsoni, alle porte e alle panche dello spogliatoio, proprietà del Comune di Guardavalle, realizzato con tanti sacrifici e in uso alla comunità sportiva Guardavallese.

Per la cronaca lo stesso calciatore (Gerace Mario) al rientro dopo due giornate è stato di nuovo espulso e squalificato a lungo termine per le stesse intemperanze. Il fatto più grave di questa vicenda è stato che il Presidente del Sersale ha pensato bene di far refertare da un Pronto soccorso “amico” di Crotone, come fatto furbescamente anche da un’altra società, che non cito per pudore, l’infortunio subito in campo dal suo calciatore come frutto di un’aggressione da parte mia e, detto cio’, chiudo l’argomento che mi riservo di discutere nelle sedi preposte dopo aver fatto appello.

Il Football Club Guardavalle è retrocesso in Promozione e di questo non addossiamo la colpa a nessuno. Gli anni precedenti avevamo fatto scelte diverse ed abbiamo sfiorato più volte la quarta serie. Eravamo d’esempio e tutti ci additavano e ci temevano sportivamente. Eravamo una piazza appetibile per calciatori ed allenatori che aspiravano a legare il proprio nome ai nostri colori . L’anno scorso abbiamo optato per una politica di gestione diversa che alla fine non ci ha dato i risultati che speravamo. Ce ne assumiamo le colpe e me le assumo io in prima persona. La corazzata invincibile che avevamo messo in cantiere negli anni e che affrontava a viso aperto tutti gli avversari, diventata la seconda squadra della provincia di Catanzaro , dopo i professionisti dell’Uesse e della Vigor, nel momento che dopo un decennio, ha iniziato un campionato in tono minore, qualche societa’ ha iniziato a buttare fango sul nostro sodalizio ignorando i nostri 40 anni di storia.

In nessun campionato finora disputato abbiamo denunciato i fatti e le vili aggressioni che abbiamo subito, ben più gravi di quelli amplificati contro di noi l’anno scorso. Non abbiamo mai umiliato una squadra avversaria quando potevamo fare record e goleade da guinness. Per noi il rispetto della dignità degli uomini viene prima di tutto e quindi se qualcuno ci umilia, o ci ha umiliati, era ben cosciente di quello che stava facendo eppure lo ha fatto lo stesso. Il campionato 2014/2015 per noi era già stato archiviato ma a qualcuno non sta bene e vuol farci pagare in altri ambiti la legge che abbiamo sportivamente dettato sul campo per anni. Francesco Taverniti – DG Football Club Guardavalle>>

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Link del comunicato ufficiale della F.I.G.C.

http://www.crcalabria.it/public/files/comunicati/CUD-2015-2016/CRC15-16%20CU28.pdf

 FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO – LEGA NAZIONALE DILETTANTI

COMITATO REGIONALE CALABRIA

COMUNICATO UFFICIALE N° 28 DEL 15 SETTEMBRE 2015

sig. TAVERNITI FRANCESCO, tesserato nella stagione sportiva 2014-2015 con l’ASD Guardavalle, perché, durante l’intervallo della gara Gurdavalle – Sersale del 5.10.2014 entrava nello spogliatoio della squadra Sersale e colpiva violentemente al volto il calciatore del Sersale Geraci Mario procurandogli una ferita lacero contusa alla palpebra sinistra, giusta certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Crotone, allegato agli atti del presente fascicolo nonché per non essersi presentato benché ritualmente convocato per ben due volte per essere audito dal collaboratore dell’Ufficio incaricato dell’attività inquirente,, integrando così la violazione dell’articolo 1 bis, commi 1 e 3 del CGS e dei principi di lealtà, onestà e probità ivi contenuti;

PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NR.3 a carico di: Società ASD GUARDAVALLE alla quale apparteneva il deferito Francesco Taverniti al momento della commissione dei fatti per i comportamenti posti in essere dal predetto, come descritti in narrativa. IL DEFERIMENTO Il Sostituto Procuratore Federale Delegato, Visti gli atti del procedimento disciplinare n. 208 pf 14 -15, avente ad oggetto: comportamento minaccioso tenuto dal Dirigente accompagnatore della società Guardavalle nei confronti della società Sersale durante l’intervallo della gara Guardavalle – Sersale del 5.10-14 – ctg. Eccellenza e nonché comportamento violento nei confronti del calciatore Gerace Mario della società Sersale – iscritto nel registro dei procedimenti della Procura Federale in data 14.11.14 al n.208 pf 14-15; Viste la comunicazione di conclusione delle indagini, le memorie difensive presentate e l’audizione dei soggetti sottoposti alle indagini; Rilevato che nel corso del procedimento in oggetto sono stati espletati vari atti di indagine e, in particolare: 1) lettura degli atti del fascicolo; 2) esame della documentazione trasmessa a quest’Ufficio dal CR Calabria e relativa alla gara in questione, in particolare stralcio del CU n.29 del 9.10.14, copia referto gara Guardavalle- Sersale del 5.10.14, nota di denuncia dell’AS Sersale del 7.10.14; 3 ) audizione dei tesserati interessati; Ritenuto che, dagli atti sopra indicati e dalle risultanze probatorie acquisite, è emerso che: In data 5.10.2014, alle ore 15.30, si disputava a Guardavalle (CZ) la gara del campionato di Eccellenza F.C. Guardavalle A.S.D.- A.S. Sersale, diretta dall’arbitro CLAUDIO PANETTELLA, della Sezione A.I.A. di Bari, che terminava con il punteggio di 1-0. Nel suo rapporto di gara, l’arbitro non segnalava nulla di rilevante se non l’allontanamento, effettuato su segnalazione di uno degli assistenti verso la fine del secondo tempo, del dirigente accompagnatore della squadra F.C. Guardavalle A.S.D. (d’ora in poi Guardavalle per brevità), FRANCESCO TAVERNITI, per essersi costui “alzato dalla panchina ed essersi diretto verso la panchina occupata da dirigenti e giocatori della società Sersale urlando: ‘Allora siete voi, lo vedete? Pezzi di merda”, comportamento sanzionato con la squalifica del predetto sino al 15-10-14; Il Giudice Sportivo Territoriale, con il comunicato ufficiale n. 39 del 9.10.2014, preso atto della nota trasmessa dalla A.S. Sersale, nella quale il Presidente del Sersale, ETTORE GALLO, segnalava che durante l’intervallo della gara in questione il dirigente accompagnatore del Guardavalle, il summenzionato Taverniti, aveva minacciato il capitano del Sersale, DAVIDE SCOZZAFAVA, che se il Guardavalle non avesse vinto la partita la squadra del Sersale non sarebbe uscita indenne dal campo e poi si era recato, insieme ad alcuni calciatori del Guardavalle, nello spogliatoio del Sersale minacciando ed intimorendo i calciatori di tale squadra e malmenando il calciatore MARIO GERACE (che a causa delle ferite riportate era costretto a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Crotone dove gli venivano applicati tre punti di sutura all’arcata sopraciliare destra) e l’allenatore Renato MANCINI; omologava il risultato della gara e disponeva la trasmissione degli atti alla Procura Federale della F.I.G.C. per quanto di competenza. Considerato che con la missiva del 10.10.2014 il Comitato Regionale Calabria della L.N.D.-F.I.G.C. trasmetteva, in esecuzione della decisione del Giudice Sportivo sopra richiamata, gli atti alla Procura Federale della F.I.G.C., allegando lo stralcio del comunicato ufficiale n. 39 del 9.10.2014 del Giudice Sportivo Territoriale presso il Comitato Regionale Calabria, copia del referto Comunicato Ufficiale N. 28 del 17 settembre 2015 114 arbitrale della gara Guardavalle-Sersale del 5.10.2014, copia della nota di denuncia del Sersale del 7.10.2014 e copia dei fogli di censimento delle società Guardavalle e Sersale relativi alla stagione sportiva 2014/2015; Considerato che questa Procura Federale, ricevuta tale comunicazione, incaricava, con lettera del 14.11.2014 (prot. n. 3278/208pf14-15/AV/mf, cfr. doc. 6), il Sostituto Procuratore Federale avv. Stefano Laporta ed il Collaboratore avv. Vincenzo Cardone di svolgere gli accertamenti necessari in relazione al comportamento minaccioso tenuto dal dirigente accompagnatore del Guardavalle nei confronti dei calciatori del Sersale durante l’intervallo della gara Guardavalle-Sersale del 5.10.2014 nonché al comportamento violento posto in essere nei confronti del calciatore del Sersale MARIO GERACE; Considerato che, il Sig. ETTORE GALLO, presidente della società Sersale, nella sua audizione del 21.11.2014, in relazione a quanto accaduto nella gara Guardavalle – Sersale del 5.10.2014, ha dichiarato di essere stato informato a fine partita dal dirigente accompagnatore della sua squadra, Maurizio Capellupo, che, alla fine del primo tempo, durante il rientro dei calciatori negli spogliatoi, il dirigente del Guardavalle aveva minacciato il capitano della loro squadra, Davide Scozzafava, dicendogli che, se non avesse vinto la squadra del Guardavalle, il Sersale non usciva indenne dallo stadio. Sempre il dirigente in questione gli ha riferito che, durante l’intervallo, il dirigente e alcuni calciatori del Guardavalle erano entrati nello spogliatoio del Sersale e il dirigente aveva colpito il loro calciatore Mario Gerace con un pugno e il loro allenatore Mancini, che stava cercando di sedare gli animi, con qualche schiaffo non violento; infine il dirigente Capellupo gli ha riferito di aver avvertito oralmente l’arbitro e anche le forze dell’ordine presenti. Il Sig. Gallo ha dichiarato, altresì, di non sapere perché il dirigente della loro squadra abbia deciso di non formalizzare all’arbitro per iscritto quanto accaduto e perché la squadra abbia comunque deciso di disputare il secondo tempo della gara in questione.

Il tesserato, infine, ha precisato che, a fine partita, ha visto il calciatore Mario Gerace che aveva un cerotto sul sopracciglio, di essere a conoscenza che dopo la fine della partita costui si era recato presso l’Ospedale di Crotone per farsi medicare e che, a suo parere, il calciatore in questione, se non fosse stato espulso alla fine del primo tempo, non avrebbe potuto disputare il secondo tempo; Considerato che il Sig. MAURIZIO CAPELLUPO, dirigente della società Sersale, nella sua audizione del 21.11.2014, sempre in merito a quanto accaduto nella gara citata, ha affermato che, alla fine del primo tempo, al rientro delle squadre negli spogliatoi, aveva visto il dirigente del Guardavalle – poi, dall’esame della distinta di gara, veniva a sapere che si chiamava Francesco Taverniti – parlare animatamente con il loro capitano Davide Scozzafava ma era troppo distante per sentire che cosa si erano detti. Il dirigente precisava che, dopo il rientro della loro squadra nello spogliatoio dove il loro calciatore Mario Gerace, essendo nervoso per l’espulsione ricevuta alla fine del primo tempo, stava prendendo a calci i borsoni e discutendo con l’allenatore, all’improvviso entrava il dirigente del Guardavalle, Francesco Taverniti, il quale si dirigeva verso Mario Gerace e, dopo un iniziale battibecco fra i due, iniziava a colpire violentemente con pugni il Gerace, successivamente, grazie anche all’intervento di alcuni tesserati del Guardiavalle, nel frattempo intervenuti perché richiamati dalle urla, la situazione tornava alla calma;

Il tesserato ha dichiarato, altresì, che un carabiniere era intervenuto solo alla fine della lite e, riferendo di non aver visto direttamente il fatto, prendeva atto di quanto accaduto e, dopo una sua precisa richiesta di tutela, i carabinieri, dopo l’inizio del secondo tempo, rimanevano vicino lo spogliatoio dove si trovava Gerace, che aveva subito un taglio al sopracciglio e al labbro. Il dirigente, infine, ha precisato di aver avvertito oralmente dell’accaduto all’inizio del secondo tempo l’arbitro, il quale gli riferiva di non aver visto nulla perché si trovava nel suo spogliatoio e di non aver messo per iscritto quanto accaduto e aver deciso di disputare il secondo tempo per evitare ulteriori problemi e pericoli per i tesserati del Sersale;

Considerato che il Sig. MARIO GERACE, calciatore della società Sersale, nella sua audizione del 21.11.2014 , sempre in merito a quanto accaduto nella gara citata, ha affermato che, essendo stato espulso alla fine del primo tempo e trovandosi ancora all’imbocco degli spogliatoi alla fine del primo tempo, aveva sentito il dirigente del Guardavalle – che poi scopriva chiamarsi Taverniti – minacciare il loro capitano Davide Scozzafava, dicendogli che se non perdevano la partita li avrebbero picchiati. Nel suo racconto il calciatore ha evidenziato che, dopo essere rientrato nello spogliatoio dove, a causa del nervosismo per l’espulsione subita, prendeva a calci i borsoni e discuteva con l’allenatore, all’improvviso vi entrava il Taverniti che, senza dire nulla, si scagliava contro di lui e iniziava a colpirlo violentemente al volto procurandogli una ferita al sopracciglio sinistro e altri ematomi e in tale frangente, essendo intervenuto il suo allenatore per cercare di allontanare il Taverniti, anche il mister aveva ricevuto alcuni colpi anche se più lievi. Il tesserato ha precisato, per un verso, che, tornata la calma, lui e il dirigente Capellupo chiedevano ai Carabinieri, che nel frattempo erano arrivati negli spogliatoi, di tutelarli e, per altro verso, di non essere a conoscenza se l’arbitro sia stato informato dell’accaduto e del motivo per il quale tali eventi non siano stati comunicati per iscritto al direttore di gara e perché comunque la squadra abbia disputato egualmente il secondo tempo .

Il calciatore, infine, ha precisato che, dopo l’aggressione subita, sanguinava e, a fine partita rientrando nella città di Crotone dove risiede, si recava al Pronto Soccorso, il cui referto si riservava di produrre, dove gli venivano applicati due punti di sutura (in sede di audizione il tesserato riservava la produzione del certificato medico poi inviato via fax in data 24.11.2014) e ha dichiarato di non aver presentato querela per l’aggressione subita; Considerato che il Sig. RENATO MANCINI, allenatore della società Sersale, nella sua audizione del 21.11.2014, in merito a quanto accaduto nella gara in esame, ha affermato che, alla fine del primo tempo, mentre tornava verso gli spogliatoi, notava il suo calciatore Scozzafava che discuteva animatamente con l’arbitro e poi con il dirigente del Guardavalle, che poi scopriva chiamarsi Taverniti, e, avvicinandosi per evitare provvedimenti disciplinari a carico del suo calciatore, notava che il Taverniti usava termini offensivi e pesanti nei confronti della loro squadra. Nel suo racconto il tesserato ha poi precisato che, una volta entrati nel loro spogliatoio, dove discuteva ad alta voce con il calciatore Mario Gerace che era stato espulso alla fine del primo tempo, vi faceva ingresso il Taverniti, il quale prima diceva che stavano gridando e poi, dopo essersi rivolto a Mario Gerace con termini offensivi, iniziava a colpirlo violentemente con pugni al volto e alla testa e anche lui, nel tentativo di coprire il suo giocatore, riceva diversi colpi Comunicato Ufficiale N. 28 del 17 settembre 2015 115 al braccio; nel frattempo entravano nel loro spogliatoio anche altri calciatori del Guardavalle e solo alcuni di loro, che il tesserato non è stato in grado di identificare, cercavano di colpire i presenti ma non vi riuscivano ma poi tornava la calma e, anche se in condizioni psicologiche particolari, la loro squadra disputava il secondo tempo. Il Sig. Mancini ha aggiunto che i Carabinieri presenti erano intervenuti quando tutto era terminato, che chiedeva al loro dirigente Capellupo di informare l’arbitro e di formulare riserva scritta ma il dirigente aveva preferito evitare per non complicare l’esito della gara e per tutelare la loro sicurezza e che lui personalmente aveva informato l’arbitro, che gli aveva riferito che si era accorto che era successo qualcosa, ma senza specificare cosa;il tesserato, infine, ha precisato che Mario Gerace aveva un taglio sul sopracciglio e al labbro;

Considerato che il Sig. DAVIDE SCOZZAFAVA, calciatore della società Sersale, nella sua audizione del 21.11.2014 , in merito a quanto accaduto nella gara in esame nella quale è stato capitano della sua squadra, ha dichiarato che, alla fine del primo tempo, nel fare rientro negli spogliatoi, mentre stava parlando con l’arbitro chiedendo chiarimenti su alcune azioni di gioco, una persona, che dopo la fine della partita veniva a sapere che era il dirigente del Guardavalle, lo allontanava in modo poco gentile dicendogli che non doveva parlare con l’arbitro perché loro dovevano perdere la partita. Nel suo racconto il tesserato ha poi precisato che, dopo il rientro nello spogliatoio e mentre il loro allenatore stava discutendo con Mario Gerace che era stato espulso alla fine del primo tempo, si accorgeva che il dirigente del Guardavalle era entrato nello spogliatoio e stava litigando violentemente con Gerace; intervenivano anche i calciatori del Guardavalle e anche loro per cercare di calmare gli animi e successivamente i tesserati del Guardavalle tornavano nel loro spogliatoio e notava che Gerace sanguinava dal sopracciglio. Il Sig. Scozzafava, infine, ha precisato di non sapere se fosse stato avvertito l’arbitro dell’accaduto;

Considerato che il Sig. FRANCESCO NESCI, calciatore della società Guardavalle, nella sua audizione del 21.11.2014, in merito a quanto accaduto nella gara in esame da lui disputata in qualità di capitano con la maglia n. 10, ha precisato che, dopo la fine del primo tempo, tornava nello spogliatoio dove, per tutta la durata dell’intervallo, rimanevano lui, gli altri calciatori della sua squadra e l’allenatore per discutere della partita. Il Sig. Nesci ha riferito che non aveva saputo nulla di tali episodi se non in sede di audizione dinanzi alla Procura Federale e di non aver visto il calciatore Mario Gerace dopo l’espulsione. Dopo essere stato informato dallo scrivente del contenuto dell’esposto della società Sersale e di alcune dichiarazioni rese dai tesserati di tale società anche su un suo coinvolgimento diretto, il calciatore ha confermato che nessun calciatore del Guardavalle aveva lasciato durante l’intervallo il proprio spogliatoio se non per riprendere il secondo tempo e ha ribadito che lui non era entrato nello spogliatoio del Sersale e non aveva colpito nessuno, precisando di non sapere dove il loro dirigente Taverniti avesse trascorso l’intervallo della gara;

Considerato che il Sig. ROCCO PAPALEO, calciatore della società Guardavalle, nella sua audizione del 21.11.2014, in merito a quanto accaduto nella gara in esame da lui disputata in qualità di vice capitano, ha affermato che, alla fine del primo tempo, nel far rientro negli spogliatoi, il giocatore del Sersale che era stato espulso con la maglia n. 5 aveva avuto un’accesa discussione con il loro dirigente Taverniti Francesco ma non si era trattato di nulla di particolare, tanto che escludeva che il capitano del Sersale Scozzafava fosse stato minacciato da Taverniti in tale frangente. Il tesserato ha dichiarato che successivamente erano rientrati nel loro spogliatoio e ha precisato che lui non si era allontanato fino alla ripresa del secondo tempo e che, per quanto ricorda, neppure i suoi compagni e l’allenatore si erano allontanati. Il Sig. Papaleo ha precisato, altresì, che non aveva saputo nulla di tali episodi se non in sede di audizione dinanzi alla Procura Federale, di aver visto dopo l’espulsione il calciatore Mario Gerace fuori dallo spogliatoio che seguiva il secondo tempo senza aver notato che avesse particolari problemi e che non sapeva dove il Taverniti avesse trascorso l’intervallo. Dopo essere stato informato dallo scrivente del contenuto dell’esposto della società Sersale e di alcune dichiarazioni rese dai tesserati di tale società, il Sig. Papaleo ha ribadito che non era entrato in quello spogliatoio e che riteneva che nessuno dei suoi compagni vi fosse entrato, escludendo che Nesci, che aveva la maglia n. 10, sia entrato nello spogliatoio del Sersale;

Considerato che il Sig. ANDREA PANETTELLA, arbitro della gara Guardavalle-Sersale del 5.10.2014, nella sua audizione, effettuata per rogatoria dal collaboratore avv. Michele Porzia, del 4.12.2014, ha dichiarato di non essere a conoscenza di eventuali episodi di minaccia o di violenza verificatisi fra i tesserati del Guardavalle e quelli del Sersale durante l’intervallo della partita in questione, anche alla luce della circostanza che l’accesso allo spogliatoio delle terna arbitrale è separato e distinto da quello delle squadre. Dopo essere stato informato del contenuto dell’esposto della società Sersale e di alcune dichiarazioni rese dai tesserati di tale società in ordine al fatto che costoro lo avevano notiiziato oralmente di quanto accaduto, il direttore di gara ha ulteriormente precisato di non essere a conoscenza di tali circostanze;

Rilevato che il Sig. FRANCESCO TAVERNITI, dirigente del Guardavalle, sebbene regolarmente convocato non è comparso né all’audizione del 21.11.2014 né a quella del 28.11.2014 senza formalizzare alcuna giustificazione; Rilevato che, alla luce delle audizioni delle persone coinvolte direttamente nell’episodio in esame, del confronto di tali dichiarazioni fra loro e dal contenuto dei documenti acquisiti, si può affermare che gli episodi da prendere in esame sono tre e cioè 1) la minaccia rivolta da Francesco Taverniti al calciatore Davide Scozzafava al termine del primo tempo; 2) l’aggressione del calciatore Mario Gerace da parte di Francesco Taverniti nel corso dell’intervallo; 3) gli ulteriori comportamenti violenti posti in essere da altri tesserati del Guardavalle; Rilevato che in merito al primo ed al terzo episodio, occorre rilevare che dall’attività di indagine non è emerso materiale probatorio univoco ed idoneo a ritenere effettivamente tenute le condotte offensive, minacciose e violente in esame, come meglio e compiutamente precisato nella relazione d’indagine predisposta dal Collaboratore di quest’Ufficio; Rilevato che, in relazione al secondo episodio, invece, gli elementi di indagine acquisiti appaiono idonei a farlo ritenere realmente accaduto. Gli atti investigativi raccolti, infatti, dimostrano che, durante l’intervallo della gara Guardavalle-Sersale del 5.10.2014, il calciatore del Sersale Mario Gerace è stato colpito violentemente al volto e che, in conseguenza dei colpi subiti, si è recato presso il Comunicato Ufficiale N. 28 del 17 settembre 2015 116 Pronto soccorso dell’Ospedale di Crotone, dove i sanitari hanno diagnosticato una ferita lacero contusa alla palpebra sinistra che ha reso necessaria una sutura. Quanto sopra può dirsi accertato oggettivamente alla luce della scheda di Pronto Soccorso del 5.10.2014 rilasciata dall’U.O. Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza e Accettazione dell’A.S.P. di Crotone e delle dichiarazioni concordi rese dai tesserati Maurizio Capellupo, Mario Gerace, Renato Mancini e Davide Scozzafava. Sulla base di tali dichiarazioni si può, altresì, affermare che l’autore del fatto di violenza in questione è da individuarsi in Francesco Taverniti, dirigente accompagnatore del Guardavalle: tutti i tesserati sopra indicati, infatti, sono stati concordi nel descrivere la condotta del Taverniti che, dopo essere entrato nello spogliatoio del Sersale, colpiva violentemente al volto Mario Gerace provocandogli le ferite sopra descritte. Gli elementi probatori sopra indicati appaiono più pregnanti di quelli contrari alla citata ricostruzione. Le dichiarazioni dei tesserati del Guardavalle sentiti, Francesco Nesci e Rocco Papaleo, infatti, non hanno valore di prova a discarico, nella misura in cui costoro non hanno saputo precisare dove avesse trascorso l’intervallo il loro dirigente e soprattutto non hanno fornito una spiegazione alternativa all’origine delle lesioni subite da Mario Gerace. Rilevato altresì a tal fine il comportamento dello stesso Francesco Taverniti che, come detto, pur essendo stato regolarmente convocato, non si è presentato nelle due audizioni programmate, preferendo così non fornire la propria versione dei fatti; Ritenuto infine credibile che la società Sersale non abbia consegnato al direttore di gara un documento scritto segnalando quanto avvenuto e abbia disputato ugualmente il secondo tempo della gara in questione e ciò per evitare ulteriori problemi e rischi per i suoi tesserati. Rilevata dunque la condotta violenta posta in essere da Francesco Taverniti, dirigente del Guardavalle, nei confronti di Mario Gerace, calciatore del Sersale, durante l’intervallo della gara Guardavalle-Sersale del 5.10.2014, per essere entrato indebitamente nello spogliatoio della società ospite SERSALE ed averlo colpito con violenza al volto cagionandogli una ferita lacero contusa alla palpebra sinistra; Ritenuto che i fatti sopra riportati evidenziano i seguenti comportamenti in violazione della normativa federale, posti in essere dai soggetti di seguito indicati: sig. TAVERNITI FRANCESCO, tesserato nella stagione sportiva 2014-2015 con l’ASD Guardavalle, perché, durante l’intervallo della gara Gurdavalle – Sersale del 5.10.2014 entrava nello spogliatoio della squadra Sersale e colpiva violentemente al volto il calciatore del Sersale Geraci Mario procurandogli una ferita lacero contusa alla palpebra sinistra, giusta certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Crotone, allegato agli atti del presente fascicolo nonché per non essersi presentato benché ritualmente convocato e senza addurre giustificazione alcuna per ben due volte per essere audito dal collaboratore dell’Ufficio incaricato dell’attività inquirente, integrando così la violazione dell’articolo 1 bis, commi 1 e 3 del CGS e dei principi di lealtà, onestà e probità ivi contenuti; Ritenuto, altresì, che da tali comportamenti consegue la responsabilità oggettiva della Società ASD Guardavalle alla quale apparteneva il deferito al momento della commissione dei fatti e, comunque, nei cui confronti o nel cui interesse era espletata l’attività sopra contestata; per i motivi sopra esposti, vista la proposta del Sostituto Procuratore Federale, Dott. Stefano Laporta, HA DEFERITO con nota prot. 12599/208 pf 14-15 AV/mf del 24/06/2015 innanzi a questo Tribunale Federale Territoriale: sig. TAVERNITI FRANCESCO, tesserato nella stagione sportiva 2014-2015 con l’ASD Guardavalle, perché, durante l’intervallo della gara Gurdavalle – Sersale del 5.10.2014 entrava nello spogliatoio della squadra Sersale e colpiva violentemente al volto il calciatore del Sersale Geraci Mario procurandogli una ferita lacero contusa alla palpebra sinistra, giusta certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Crotone, allegato agli atti del presente fascicolo nonché per non essersi presentato benché ritualmente convocato per ben due volte per essere audito dal collaboratore dell’Ufficio incaricato dell’attività inquirente, integrando così la violazione dell’articolo 1 bis, commi 1 e 3 del CGS e dei principi di lealtà, onestà e probità ivi contenuti; Società ASD GUARDAVALLE alla quale apparteneva il deferito Francesco Taverniti al momento della commissione dei fatti per i comportamenti posti in essere dal predetto, come sopra descritti.

IL DIBATTIMENTO Nella riunione del 14 settembre 2015 è comparso davanti a questo Tribunale Federale Territoriale il Sostituto Procuratore Federale Avv. Nicola Monaco. Nessuno è comparso per i deferiti.

LE RICHIESTE DELLA PROCURA FEDERALE Il Sostituto Procuratore Federale ha ampiamente illustrato i motivi del deferimento ed ha formulato le seguenti richieste per i deferiti: -per il Signor Taverniti Francesco 12 mesi di inibizione, di cui 10 mesi per la condotta violenta e mesi 2 per non essersi presentato all’audizione per due volte benché convocato;

I MOTIVI DELLA DECISIONE -per la Società A.S.D. Guardavalle € 500,00 di multa. Ritiene il Tribunale Federale Territoriale che gli elementi documentali raccolti integrino gli estremi dell’illecito contestato per come riferito nella parte motiva del deferimento sopra riportata. Preso atto delle richieste del Sostituto Procuratore Federale; P.Q.M. il Tribunale Federale Territoriale irroga al Sig.TAVERNITI FRANCESCO mesi DODICI (12) di inibizione e quindi fino al 15 SETTEMBRE 2016; alla Società A.S.D. GUARDAVALLE l’ammenda di 500,00 (cinquecento).>>

COMUNICATO UFFICIALE N° 28 DEL 15 SETTEMBRE 2015

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