Entra in vigore a metà ottobre il decreto del ministero della Salute dell’8 luglio 2011 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1 ottobre 2011, n.229) sull’erogazione da parte delle farmacie, pubbliche o private, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
Il provvedimento, previsto del decreto legislativo n. 153 del 2009 (art. 1, comma 2, lettera f) che individua i nuovi servizi erogati dalle farmacie nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, disciplina e rende omogenee le modalità di organizzazione del servizio CUP, già espletato dalle farmacie in molte Regioni così come richiesto dalle Linee guida nazionali sul Sistema CUP.
La procedura di prenotazione, pagamento e ritiro referti nelle farmacie prevede le seguenti fasi:
Informativa e raccolta del consenso.
In questa prima fase, viene illustrata all’assistito l’informativa e viene raccolto il relativo consenso al trattamento dei dati, che verrà annotato al fine di tenerne memoria per gli accessi successivi per finalità analoghe, anche presso altre farmacie. Inoltre le comunicazioni all’assistito attraverso SMS o posta elettronica non dovranno contenere indicazioni di dettaglio circa la tipologia di prestazione, l’esito e le credenziali d’accesso.
Riconoscimento dell’assistito.
Il corretto ed univoco riconoscimento dell’assistito è verificato sulla base di idonei elementi di valutazione, anche mediante atti o documenti disponibili o esibizione di un documento di riconoscimento. Ai fini dell’accesso al servizio il cittadino dovrà esibire la Tessera Sanitaria.
Prenotazione.
La prenotazione, da effettuarsi dietro presentazione della prescrizione medica, avviene offrendo all’assistito il primo posto libero nell’ambito territoriale di riferimento e, qualora l’assistito ne faccia richiesta, le ulteriori disponibilità. Il sistema verifica, in automatico, l’eventuale pre-esistenza di altre prenotazioni per la stessa prestazione, in modo tale da evitare prenotazioni multiple. La farmacia, attraverso il Sistema CUP, può inoltre consentire al cittadino la disdetta o la variazione della prenotazione.
Servizio di pagamento.
Presso la farmacia, quale canale di accesso ai servizi del Sistema CUP, deve essere consentito il pagamento, anche mediante sistemi elettronici di pagamento, della quota di partecipazione a carico del cittadino, calcolata sulla base delle informazioni rilevate dalla prescrizione.
Spedizione e ritiro dei referti.
Il cittadino ha la possibilità di richiedere la consegna dei referti presso la farmacia. Il referto può essere sia l’originale cartaceo in busta chiusa sia, qualora la struttura sanitaria presso la quale è stata effettuata la prestazione preveda tale possibilità, una copia stampata del referto digitale, ed il suo ritiro può essere effettuato anche mediante delega a terzi.
Sono escluse le prestazioni prescritte su ricettario non del Servizio sanitario nazionale, gli esami di laboratorio ad accesso diretto, le urgenze di primo e secondo livello e le prestazioni per cui sia chiaramente indicata, sull’applicazione collegata al sistema CUP, una diversa modalità di prenotazione.
I requisiti richiesti alla farmacie per erogare tali servizi saranno oggetto di specifici i accordi nazionali e regionali.
In base a tali accordi, le Regioni e Province Autonome, le aziende sanitarie titolari dei trattamenti dei dati o gli eventuali enti concessionari del Sistema CUP, dovranno fornire alle farmacie l’accesso al sistema CUP di riferimento per via telematica, formare gli operatori che utilizzeranno l’applicazione collegata con il Sistema CUP organizzando a tal fine apposite sessioni e fornire un servizio di Help Desk .
Fonte: decreto ministeriale dell’8 luglio 2011
Fonte: governo.it/GovernoInforma/Dossier/farmacie_servizi_cup/