Già lo scorso gennaio, il sindacato aveva acceso i fari e denunciato le scelte inappropriate e inopportune che l’Azienda Sanitaria Provinciale ha operato per l’ex Ospedale Margherita. Adesso che la chiusura è stata decretata dall’Assessore Borsellino, la Cisl interviene duramente con il segretario generale Tonino Genovese, il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il segretario generale della FNP Cisl Bruno Zecchetto.
“In quella struttura, nei padiglioni riammodernati – ricordano – doveva essere realizzato un Presidio Territoriale di Assistenza di supporto agli ospedali, per trattare codici bianchi, garantendo prestazioni radiologiche, ambulatoriali e interventi su pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata. Purtroppo oggi dobbiamo registrare che l’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino è come il Presidente Crocetta: nelle visite ufficiali garantisce la messa in funzione dei servizi dell’ex Margherita come Presidio Territoriale di Assistenza mentre, invece, con la conferenza di servizi tenutasi in Assessorato ha suggellato, di fatto, la chiusura dell’ex Margherita dando il via libera alle ingiustificate scelte del Commissario dell’ASP Manlio Magistri con il trasferimento in altri Presidi delle apparecchiature tecnologiche di alta valenza come la risonanza magnetica. E’ – sottolineano dalla Cisl – una incomprensibile strategia che appesantisce notevolmente la spesa sanitaria in un delicato momento di spending review. Questo rappresenta un grave scempio e sperpero di risorse pubbliche che potrebbero causare enormi danni alle casse del servizio sanitario regionale e notevoli disagi ai cittadini utenti. E è per questo che è necessario che le istituzioni preposte si attivino per individuare le responsabilità ai vari livelli”.
Per il sindacato il Governo Crocetta si è dimenticato di Messina. “A parole, questo Governo illude e da speranza ai cittadini messinesi e, invece, con coro unanime di tutte le Istituzioni preposte, dà il via alla dismissione di un altro pezzo di sanità e di servizi che sarebbero stati strategici e primari per la città di Messina”.
Per la Cisl bisogna unire le forze e fare fronte comune tra tutte le forze sociali, sindacali e politiche per dire basta alle scelte scellerate del Governo regionale ma anche del Commissario dell’Azienda e pretendere che si dia luogo a una programmazione seria e a una gestione oculata della cosa pubblica.
“E’ necessario – concludono Genovese, Zecchetto e Emanuele – un piano di riordino dell’intero sistema sanitario territoriale garantendo un’assistenza sanitaria più vicina al cittadino senza accentrare o smantellare servizi che certamente non fanno bene all’economia ma soprattutto all’utenza e alla cittadinanza. Quindi diciamo basta a operazioni scientifiche che forse servono alla politica e a fare un gioco che torna comodo ai privati e tutela gli interessi di pochi”.