Reportage “shock” all’interno dei padiglioni che un tempo ospitavano locali commerciali. Tra l’immondizia e i rifiuti accumulati da anni, anche tracce di “vita domestica”. Una bomba sanitaria a pochi passi dalla scuola media “Gaetano Martino”.
Quando si dice che al peggio non c’è mai fine, non si dice una bugia. Sono tanti i reportage fotografici pubblicati sulla pagine del nostro giornale, che hanno portato alla luce le tante vergogne di una città che, ieri come oggi, senza farne una questione politica, dimentica i suoi “nei”. E uno di questi è senza dubbio rappresentato dalla vergogna e dall’abbandono di zone completamente dimenticate, nascoste come la polvere sotto un tappeto. Spesso, però, neanche il più lungo e il più largo dei tappeti può riuscire a nascondere una vergogna come quella degli “Ex Grandi Magazzini” di Tremestieri, incendiati diversi anni fa e, appunto negli anni, diventati una discarica a cielo aperto.
Qualsiasi espressione si decida di utilizzare per descriverne la condizione, non potrà mai essere eloquente quanto le foto, alcune delle quali, lo anticipiamo, da “stomaco forte”. Ma ciò che mette letteralmente i brividi, oltre che lasciare un profondo senso di nausea, è il pensiero che nel bel mezzo di quei rifiuti e di quell’immondizia al macero, vivano delle persone. Non si sa bene quante, ma dando un’occhiata ai numerosi ambienti “arredati”, ricavati tra uno spazio in muratura e l’altro, e anche sulla base di quanto segnalato dai residenti della zona, non sono pochi. E quel che è ancora peggio, è che tra di loro ci sono anche dei bambini, come testimoniano inequivocabilmente le foto di Dino Sturiale che ritraggono macchinine, bambole e altri giocattoli. Unici “tesori” per quei piccoli costretti a vivere lì dove neanche fantasia ed immaginazione possono riuscire a far dimenticare di essere sul baratro dell’inferno, neanche per un momento.
Questa mattina la squadra decoro della Polizia Municipale, sollecitata appunto dagli utenti della zona, ha effettuato un sopralluogo all’interno degli Ex-Magazzini, costatandone peraltro la condizione di assoluta emergenza sanitaria. Non va infatti dimenticato che a pochi metri dall’ingresso dei padiglioni ormai diroccati, si trova la scuola Media “Gaetano Martino”. Sarà dunque importante capire cosa fare, considerando peraltro che l’intervento, qualora venga effettuato, necessiterà di un notevole impiego di mezzi e personale. (E.DEP)
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