Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza. A partire dalle 2:31 di oggi, 16 marzo, le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile hanno registrato la ripresa di attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est. L’attività si è intensificata nella mattinata ed è stata accompagnata da un continuo incremento del tremore vulcanico e alle 18.40 ha avuto inizio l’attività di fontana di lava. L’evento è stato accompagnato dall’emissione di una colata di lava in area sommitale e da una significativa emissione di cenere in atmosfera che si è dispersa in direzione sud est, in accordo con l’andamento del campo dei venti alle quote sommitali.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici e dei comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano.
Secondo quanto disposto dall’ordinanza del Prefetto di Catania permane fino al 4 aprile l’assoluto divieto di accedere al vulcano sul versante Sud oltre quota 2920 m (in prossimità della Torre del Filosofo) e sul versante nord oltre la quota di 2990 m (in prossimità di Punta Lucia). Risulta, invece, parzialmente riaperto l’aeroporto di Catania, che era stato chiuso in serata in via precauzionale.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani – Ingv e Università di Firenze – e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.