Con la seconda prova tenutasi giovedì 21 i circa 500.000 candidati della Maturità 2012 sono arrivati a metà dell’opera. Il prossimo scoglio è rappresentato dalla terza prova, in calendario per lunedì 25 giugno, il famoso “quizzone” multidisciplinare che per tanti resta uno spauracchio. Con la seconda prova tenutasi giovedi’ 21 i circa 500.000 candidati della Maturità 2012 sono arrivati a metà dell’opera. Il prossimo scoglio è rappresentato dalla terza prova, in calendario per lunedì 25 giugno, il famoso “quizzone” multidisciplinare che per tanti resta uno spauracchio. Il termine quizzone, peraltro, è improprio, visto che gli studenti potrebbero trovarsi di fronte domande sia a risposta chiusa sia a risposta aperta, trattazioni sintetiche o esercizi.
CACCIA APERTA ALLE MATERIE DEL TEST – La terza prova è formulata dalla commissione d’esame e, da regolamento, sia i quesiti sia le materie sulle quali verte devono restare segreti fino all’inizio della prova. E’ però consuetudine abbastanza diffusa fra le commissioni quella di anticipare agli studenti le materie che saranno incluse nella prova. In caso contrario – suggerisce Skuola.net – è comunque molto facile intuirle: è sufficiente infatti informarsi sulle materie per le quali sono abilitati i docenti che prendono parte alle commissioni. Da questi si possono tranquillamente sottrarre quelli delle materie oggetto della prima e seconda prova. Ed ecco che quel che resta finirà certamente nel quizzone.
LA LINGUA STRANIERA – La prova è generalmente strutturata per accertare anche la conoscenza di almeno una lingua straniera.
Questo però non è un requisito indispensabile del test, per cui se nella commissione non è presente almeno un insegnante abilitato all’insegnamento della lingua inglese, è possibile a priori escluderne la presenza.
SINTESI E CHIAREZZA: DUE COMPETENZE ESSENZIALI – Gli studenti adesso stanno concentrando le loro energie e attenzioni per cercare di raccogliere, organizzare e memorizzare quanti più concetti possibili. La caratteristica principale della terza prova è infatti quella di richiedere in breve tempo la stesura di una risposta che esponga chiaramente e sinteticamente il concetto richiesto. Questo richiede, necessariamente, una discreta padronanza dell’argomento di cui si sta parlando e della capacità di discriminare i punti chiave da quelli superflui.
I METODI DI STUDIO – Tra gli studenti che negli anni sono stati costanti nello studio il metodo più gettonato è quello del ripasso veloce, coadiuvato dall’uso di mappe concettuali e schemi. Chi ha delle lacune su alcuni argomenti invece tende maggiormente a studiare su appunti sintetici, molto spesso scaricati dalla rete. Abbastanza gettonati anche i gruppi di studio, dove ognuno cerca di aiutare l’altro a colmare le proprie carenze.
Gazzetta del Sud